Avicii è un artista con il marchio. Letteralmente, perchè in pochi anni di carriera quel simbolo coi due triangolini è diventato inconfondibile icona. E poi perchè di produttori musicali electro-dance così ne nascono uno – forse due – ogni dieci anni.
Esponente di una gloriosa progenie (quella dei DJ scandinavi) e ispiratosi a Swedish House Mafia e Daft Punk, Tim Bergling – nato a Stoccolma nel settembre dell’89 – era già stato indicato nel 2010 da Tiesto (giusto l’ultimo arrivato…) quale giovane DJ dell’anno. Già tre anni dopo, la rivista DJ Mag lo piazza al terzo posto nella Top 10 DJS annuale.
Il resto lo dicono la storia e i numeri.
Proprio ieri Avicii ha rilasciato il suo nuovo singolo, The Days, in collaborazione con Robbie Williams. Concluso dunque un altro capitolo della sua fulminante carriera (dopo il successo di pubblico e critica dell’album True, pubblicato un anno fa), giunge quindi il tempo di fare il punto della situazione.
Ci proviamo noi, dunque, stilando quella che – almeno secondo Blog di Cultura – è la Top 10 dei brani firmati Avicii, in ordine temporale.
Blessed [feat. Shermanology] (2011)
All’epoca non era ancora Avicii ma Tom Hangs, uno dei tre pseudonimi (l’altro è Tim Berg) adottati dal biondo svedese. Poco importa, però: Blessed – antipasto di un talento che apprezzeremo in seguito – entra di diritto nella lista dei pezzi EDM migliori del 2011 (e nella nostra personale best ever).
Levels (2011)
Alla fine del 2011, la voce di Etta James – con la sua Something’s Got a Hold on Me – ritorna prepotentemente in radio, grazie a Levels, il brano che rivela Tim Bergling alla massa. Lo stile di Avicii è già definito.
Silhouettes (2012)
Che Avicii sia un maestro nella gestione del ritmo, lo dimostra nel successo seguente, Silhouettes, datato primavera 2012, in classifica anche in Italia nell’estate seguente.
I could be the one [feat. Nicky Romero] (2012)
A proposito di ritmo, anche quello di I could be the one è su livelli magistrali. Accompagnato da un video accattivante e crudele, il passo del brano, in collaborazione con Nicky Romero e con il contributo vocale della cantante svedese Noonie Bao, è un climax di energia che si conclude con l’esplosione finale.
X You (2013)
“The world’s largest music collaboration“: questa la definizione adottata dal progetto X You, brano prodotto in crowdsourcing a fine 2012/inizio 2013 dal DJ svedese, col contributo di oltre 4000 persone in 140 diversi paesi. E il risultato non è nemmeno disprezzabile, anzi.
Wake me up [feat. Aloe Blacc] (2013)
Un’incursione nella folkrtonica (come uno degli estratti successivi, Hey Brother) anticipa l’uscita del primo album di Avicii, True. Un successo pazzesco, con la testa della classifica raggiunta in mezzo mondo (al terzo posto per due settimane in Sud Corea) e la certificazione di secondo singolo più venduto Italia nel 2013.
You make me (2013)
Tra Wake me up ed Hey Brother, c’è forse uno dei singoli di minor successo, almeno all’inizio. A dare la giusta fama alla splendida You make me, ci pensa qualche mese dopo uno spot di Jägermeister.
Dear Boy (2013)
Se le vendite di True sono inizialmente trascinate dai primi tre singoli estratti, dopo averlo ascoltato si capisce come ci si trovi al cospetto di un lavoro estremamente curato e composito, che spazia dalla progressive alla dance, dall’house al soul, aggiungendo un tassello importante all’EDM contemporanea. Dear Boy, sostenuta dalla voce della danese Mø, ne è un notevole esempio.
Edom (2013)
http://www.youtube.com/watch?v=ub0i87zFpjc
Uno dei (tanti) pezzi forti di True consiste nella bonus track del CD: una splendida avventura prodotta insieme all’amico e collega Ash Pournouri, che richiama alla mente Giorgio Moroder e i Kraftwerk.
The Nights (2014)
http://www.youtube.com/watch?v=aTAUqeDlG-Y
Si chiude con un pezzo del nuovo Avicii. Nuovo, per modo di dire, visto che il tocco sembra essere rimasto quello (magico e inconfondibile) degli esordi. The Nights va a impreziosire la soundtrack (già di per sè sempre interessante) di FIFA 15.