Un anno dopo, siamo ancora qui. A rivivere le quattro stagioni di un 2015 che faticheremo a dimenticare, per numerose ragioni.
Ne abbiamo selezionati dieci, di motivi, per cui ricorderemo l’anno ormai al tramonto, in relazione ai campi che affrontiamo ogni giorno, senza soluzione di continuità: cinema, televisione, letteratura; in una parola, cultura.
Un 2015 iniziato nel terrore e conclusosi con un film – Star Wars VII – che trascende il semplice concetto di cinema: riviviamoli insieme i 10 avvenimenti che hanno reso l’anno unico e irripetibile.
1) #JeSuisCharlie
Il pomeriggio del 7 gennaio 2015 un commando di fondamentalisti islamici, in veste di terroristi kamikaze, assale la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, rea di aver irriso Maometto sulla copertina di un numero precedente: il bilancio è di 20 morti e una decina di feriti.Lo stesso giorno, potenza del web, nascerà l’hashtag #JeSuisCharlie, sfruttato successivamente in tutte le salse. L’orrore, nelle strade parigine, si ripeterà su scala tristemente maggiore il successivo 13 novembre, quando vari attentati rivendicati dall’ISIS causano circa 130 morti. L’annus horribilis di una città da sempre culla della cultura.
2) Gli Oscar e il trionfo del realismo magico
Doveva essere l’anno di Boyhood, l’epopea umana di Richard Linklater, è stato invece quello di Birdman, perla assoluta di Alejandro González Iñárritu, magistrale esempio del realismo magico di matrice sudamericana, con protagonista il redivivo (come il prossimo film di Iñárritu) Michael Keaton, il Batman degli anni ’90. Come attori protagonisti, l’Academy premia però il toccante Stephen Hawking di Eddie Redmayne (La teoria del tutto) e l’indimenticabile (Still) Alice di Julianne Moore.
3) Perché Sanremo è (sempre) Sanremo
Ogni anno si dicono peste e corna del Festival: eppure, Carlo Conti, a diverse perplessità (come quella sulle vallette-cantanti, Emma Marrone e Arisa) ha risposto con ritmo, professionalità e ascolti niente male. Sul podio il giovanissimo trio de Il Volo, precede Nek e Malika Ayane: la loro canzone, Grande amore, piacerà tuttavia più all’estero (all’Eurovision Song Contest fa un figurone) che in Italia, giudicata vecchia.
4) 50 sfumature di orrore
569 milioni di dollari incassati a livello globale, a coronamento di un’attesa spasmodica e qualche polemica creata ad hoc, per l’adattamento di Sam Taylor-Johnson del romanzo del 2011 di E.L. James, ancora saldamente nella lista dei best-seller. Ma il film è francamente inguardabile, se non per qualche irresistibile passaggio involontariamente comico. Il 2015, tuttavia, è stato anche 50 sfumature di grigio (aspettando il nero).
5) Da McDreamy a Jon Snow
Per una settimana la donna più odiata del globo non è stata né Angela Merkel, né Barbara D’Urso, ma Shonda Rhimes. Colpevole, l’autrice del sempiterno Grey’s Anatomy, di aver fatto fuori il dottor Derek Shepherd, colonna portante della serie, interpretato dal fascinoso Patrick Dempsey. Un altro destino controverso (eufemismo anti-spoiler) lo incontra Jon Snow nella quinta stagione di Game of Thrones, colpo di coda di una stagione considerata sotto le aspettative dai seguaci.
6) Svjatlana Aleksievič: il Nobel è donna
L’8 ottobre 2015 l’Accademia di Svezia assegna il Premio Nobel per la letteratura 2015 alla giornalista e scrittrice bielorussa Svjatlana Aleksievič, per “la sua scrittura polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo“. Cronista dell’ultima stagione dell’URSS, la Aleksievič è anche testimone del disastro nucleare ucraino dell’86, con l’opera Preghiera per Černobyl (2002). Nove anni dopo l’uccisione della russa Anna Politkovskaja, un segnale importante non solo per il ruolo della donna oggi, ma in generale per la libertà di raccontare e informare, di vivere la cultura.
7) 21 ottobre 2015
Da una parte all’altra del mondo, i fan della trilogia di Robert Zemeckis si uniscono per accogliere idealmente l’arrivo dal passato di Marty McFly (Michael J. Fox) e Doc (Christopher Lloyd), proprio come in Ritorno al futuro – Parte II. Tra proiezioni speciali ed eventi a tema, un’occasione per riscoprire una serie deliziosa e sempre attuale e coinvolgente. E da quel giorno, il 21 ottobre 2015 non sarebbe stato più futuro.
8) Mad Men, la fine di un’era
Se l’annata del cinema non è stata memorabile, il 2015 ha fatto registrare la solita ondata di serie tv di qualità, anche grazie all’approdo in Italia di Netflix, avvenuto il 22 ottobre. Le stagioni di True Detective, Game of Thrones e House of Cards non sono state fuori dal comune, abbiamo invece conosciuto prodotti di assoluto valore come Mr. Robot, Narcos e Jessica Jones. Soprattutto, abbiamo detto addio a Mad Men, dopo sette stagioni e novantadue episodi di livello eccelso che hanno attraversato un decennio, i gloriosi 60’s, come nessuno aveva fatto prima.
9) Star Wars, dalla storia alla leggenda
È stato l’anno delle saghe e dei grandi ritorni: Disney (Inside Out), 007 (Spectre), Mission:Impossibile (Rogue Nation), Mad Max (Fury Road), Fast & Furious 7. A dicembre però arriva Star Wars VII e compie qualcosa irripetibile: l’episodio diretto da J.J. Abrams è il film più veloce a raggiungere il miliardo di dollari complessivo di incassi. Un fenomeno assoluto che trascende il grande schermo e attrae fan sfegatati e irriducibili detrattori, come un enorme e irresistibile magnete.
10) Un anno di addii
Manoel de Oliveira, Eduardo Galeano, Leonard Nimoy, Francesco Rosi, Claudio Caligari, Christopher Lee, Laura Antonelli, Sergio Sollima, Omar Sharif, Edgar Lawrence Doctorow, Wes Craven, Gabriele Ferzetti, Moira Orfei. Sono alcuni tra artisti e rappresentanti della cultura che nel 2015 hanno lasciato questa vita: registi ultracentenari, miti di Hollywood, signore del circo ed ex divine. Andati via in un anno che, come al solito, ci ha messo alla prova, deluso e gratificato. Lo abbiamo affrontato però come sempre, scrivendo. Anche perché, come disse proprio E.L. Doctorow, “scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia“. Niente da aggiungere (per ora).