Dopo Lea Michele un’altra amatissima star del piccolo schermo ha calcato il blue carpet del Giffoni Experience mandando in delirio centinaia di teenager accorsi da tutta Italia per vedere anche solo da lontano il loro idolo. Stiamo parlando di Dylan O’Brien, giovane star della serie tv Teen Wolf. C’è chi piange, chi sviene, chi indossa baffi e orecchie da lupo i onore del loro licantropo televisivo preferito, e chi addirittura si è accampato dalla sera prima pur di essere in prima fila per un autografo o una foto.
“Il Giffoni Experience è meraviglioso. Ci dovrebbero essere molti più Festival come questo anche negli Usa”, dice l’attore che a 23 anni è così vicino, anagraficamente, ai suoi fan da sentirsi ancora come uno di loro. “Inizialmente l’idea che ci fossero persone ad aspettarmi quando uscivo – ha confidato – mi mandava fuori di testa, ma ora lo capisco. Sono stato ragazzino pure io, avevo i miei idoli e i miei unici ‘amici’, quando mi sono trasferito a Los Angeles, erano i personaggi di Friends. E ora so che recitare mi spinge ad essere una persona migliore”. In attesa di vedere la quarta stagione di Teen Wolf su Fox, Dylan sarà protagonista assoluto dell’adattamento cinematografico di Maze Runner – Il labirinto, il primo capitolo della trilogia fantasy di James Dashner , diretto da Wes Ball in arrivo in sala il 18 settembre e incentrato sulle avventure di un gruppo di adolescenti che si risvegliano senza memoria in un labirinto popolato da pericolose creature.
Da Licantropo a Zombie mancato. L’impegno con il film, rivela, gli ha impedito di prendere parte ad una puntata di The Walking Dead. Se per ora è concentrato sulla televisione, Dylan O’Brien ammette anche di preferire il livello di approfondimento sul lavoro dell’attore che permette il cinema, di cui però ne ammette la crisi: “A volte ho la sensazione che sia un rigurgito di cose già fatte, talvolta si inizia a girare senza una sceneggiatura ma solo perché si ha un nome famoso a disposizione. Spero che sia solo una fase e che si torni ai fasti in un tempo”. I suoi modelli? Neanche a dirlo due mostri sacri come Tom Hanks e Robert De Niro. Ma nessuna voglia di imitarli perché come dice: “Bisogna sempre essere se stessi”, abbracciando idealmente il messaggio dell’edizione 2014, ‘Be Different’.