Ieri sera, agli European Film Awards (l’equivalente degli Oscar Europei), l’Italia è tornata vittoriosa con ben due premi, in due differenti categorie: Miglior Commedia e Miglior Film d’Animazione.
I premi sono stati vinti rispettivamente da Pif, per la sua opera prima “La Mafia Uccide Solo d’Estate”, e Alessandro Rak, per “L’arte della Felicità”, anche per lui un esordio.
Più in generale, però, gli European Film Awards hanno visto trionfare su tutti il film Ida di Pawel Pawlikowski; un film polacco in bianco e nero, che si aggiudica ben cinque premi: miglior film, regia, fotografia, premio del pubblico e sceneggiatura.
“Non so che dire, anche perché conosco poco l’inglese, ma dedico questo premio alla mia città, Napoli, e ai miei due nipoti, Nicolò e Ludovico, che mi stanno guardando in tv e mi danno gioia“, sono state le prime parole a caldo di Alessandro Rak.
Un pensiero per la propria Sicilia lo esprime anche Pif: “Dedico il premio alle vittime della mafia e devo dire che sono orgoglioso di essere siciliano e di Palermo. Voi sapete che noi abbiamo la mafia, ma in Italia essere mafioso è un crimine. In Europa, no non c’è il reato di associazione mafiosa: e questo una vergogna“.
La Mafia Uccide Solo d’Estate
Il film narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E’ una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.
Il film di Pif si riconferma, dopo gli ottimi risultati ottenuti quest’anno: il David di Donatello per il miglior regista esordiente (premiato anche con il David giovani); i Nastri d’Argento per il miglior regista esordiente e per il miglior soggetto; il Globo d’oro per la migliore sceneggiatura, il Ciak d’oro Alice/Giovani per il regista. Nel 2013 ha ottenuto il premio del pubblico al Festival di Torino.
L’Arte della Felicità
Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città. Il taxi diviene il microcosmo in cui si rinchiude per fuggire al suo mondo, ma dentro cui il mondo entra ed esce attraverso i suoi passeggeri. Mentre fuori imperversa la tempesta, l’auto comincia così ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di nuove occasioni. Ora sa chi sono i passeggeri: sono anime, fantasmi, memorie, strade. Oppure sono messaggeri di un sole che nasce altrove e portano con sè la rivelazione di ciò che è oltre il confine del proprio parabrezza. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.
“La Napoli che abbiamo immaginato è più cupa di quella in cui vivo e che vedo” – ha spiegato Rak -. L’abbiamo immaginata in una preapocalisse, che può essere intesa come status prima della prevedibile fine ma anche come possibilità di una rigenerazione, di una rinascita“.
Quello de L’arte della Felicità è un progetto molto interessante prodotto da Big Sur in collaborazione con Mad Entertainment, Rai Cinema e Cinecittà Luce. Inoltre, tutto il processo creativo ha visto coinvolti un numero molto considerevole di giovani promesse partenopee, partendo dallo stesso Rak, passando per i Foja, Gnut, Joe Barbieri e molti altri che vi invitiamo a scoprire.
Questa duplice vittoria, inoltre, segna una decisa conferma del ritorno del Cinema Italiano a livelli internazionali, dopo l’Oscar per “La Grande Bellezza”. Che si tratti veramente di una svolta o semplicemente di casi isolati?
Ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo, noi tutti ci godiamo questa doppio trionfo e i nostri due giovani talenti meridionali.
EUROPEAN FILM 2014
IDA
diretto da Paweł Pawlikowski
scritto da Paweł Pawlikowski & Rebecca Lenkiewicz
prodotto da Eric Abraham, Piotr Dzięcioł & Ewa Puszczyńska
EUROPEAN COMEDY 2014
LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pierfrancesco Diliberto
EUROPEAN DISCOVERY 2014 – Prix FIPRESCI
THE TRIBE (PLEMYA) di Myroslav Slaboshpytskiy
EUROPEAN DOCUMENTARY 2014
MASTER OF THE UNIVERSE di Marc Bauder
EUROPEAN ANIMATED FEATURE FILM 2014
L’ARTE DELLA FELICITÁ di Alessandro Rak
EUROPEAN SHORT FILM 2014
THE CHICKEN di Una Gunjak
EUROPEAN DIRECTOR 2014
Paweł Pawlikowski per IDA
EUROPEAN ACTRESS 2014
Marion Cotillard in DEUX JOURS, UNE NUIT
EUROPEAN ACTOR 2014
Timothy Spall in MR. TURNER
EUROPEAN SCREENWRITER 2014
Paweł Pawlikowski & Rebecca Lenkiewicz per IDA
EUROPEAN CINEMATOGRAPHER 2014 – Prix CARLO DI PALMA
Łukasz Żal & Ryszard Lenczewski per IDA
EUROPEAN EDITOR 2014
Justine Wright per LOCKE
EUROPEAN PRODUCTION DESIGNER 2014
Claus-Rudolf Amler per THE DARK VALLEY (DAS FINSTERE TAL)
EUROPEAN COSTUME DESIGNER 2014
Natascha Curtius-Noss per THE DARK VALLEY (DAS FINSTERE TAL)
EUROPEAN COMPOSER 2014
Mica Levi per UNDER THE SKIN
EUROPEAN SOUND DESIGNER 2014
Joakim Sundström per STARRED UP
EUROPEAN FILM ACADEMY LIFETIME ACHIEVEMENT AWARD 2014
Agnès Varda
EUROPEAN ACHIEVEMENT IN WORLD CINEMA 2014
Steve McQueen
EUROPEAN CO-PRODUCTION AWARD 2014 – Prix EURIMAGES
Ed Guiney
PEOPLE’S CHOICE AWARD 2014 for Best European Film
IDA by Paweł Pawlikowski
Fonte: Ansa