Sanremo 2015 – almeno nelle prime due serate – è il Festival più visto degli ultimi dieci anni. Il boom testimoniato dai dati auditel non placano però le solite puntuali punzecchiature a proposito della scelta dei venti brani in gara. In conferenza stampa, Carlo Conti – conduttore, nonchè direttore artistico, della kermesse – ha difeso la sua selezione: “Faccio sempre autocritica, a proposito del mio lavoro, ma se c’è una cosa di cui sono estremamente sicuro è la scelta delle canzoni. Tanto che in questi due giorni le radio le mandano a ripetizione, tutte, per ogni genere. Certo, mi sarebbe piaciuto avere ulteriori esempi di generi come l’indie o il rock. Le proposte arrivate però non mi avevano soddisfatto appieno.”
“Ho scelto inoltre“, continua Conti, “di non puntare su alcuni nomi storici della canzone italiana. Albano e Romina, ad esempio, sono stato felice di averli come ospiti. Poi è chiaro che la musica è un gusto personale: ogni direttore artistico passato da qui ha lasciato la propria impronta. Non bisogna avere pregiudizi verso certi generi. Sono però sicuro che alcune tra le canzoni in gara rimarranno nella memoria della gente, che magari tra qualche anno continuerà a canticchiare.”