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Un atto di ignoranza o sottomissione: è così che la pensa Vittorio Sgarbi a proposito del discusso gesto del governo italiano, che ha scelto di coprire i nudi esposti in Campidoglio per la visita ufficiale del presidente iraniano Hassan Rohani, che ha incontrato il premier Matteo Renzi.

Intervenuto ai microfoni di Radio Radicale, Sgarbi ha così argomentato il suo pensiero: “Possono esserci due interpretazioni al caso: o noi ci riteniamo talmente superiori da cercare di mettere a proprio agio il visitatore straniero; oppure può essere un atto di sottomissione culturale nei confronti dell’altro. Un presidente iraniano non farebbe mai al mondo una cosa del genere, tra l’altro non ci sarebbe alcun motivo“.

L’errore“, prosegue Sgarbi, “è poi quello di confondere l’Iran e la Persia con l’ISIS e l’Islam che parte da Maometto. La Persia tuttavia ha una civiltà enorme, più antica della nostra, che gode anche dei meravigliosi nudi di Persepoli: chi confonde perciò un persiano con un saudita integralista è ignorante come una capra. Il persiano o iraniano passerebbe davanti alle statue dei nudi come farebbe di fronte a quelle di Persepoli. Rohani avrà pensato che ci fossero lavori in corso“.

L’episodio avvenuto ieri ha visto anche il commento del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini: “È stata una scelta inspiegabile, ma né io né Renzi ne eravamo al corrente“. Pure Rohani ha detto la propria, definendo l’episodio un caso montato dai giornalisti, per un gesto di ospitalità da parte dell’Italia.

Sgarbi sui nudi coperti: "Un atto di ignoranza o sottomissione"

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