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La lunga attesa è finita: dopo nove mesi dalla messa in onda negli USA, True Detective è giunto finalmente anche in Italia, coi primi due episodi della serie ideata da Nic Pizzolatto trasmessi stasera su Sky Atlantic HD.

Come mostrato sin dalle prime sequenze, l’azione si dipana su due livelli di narrazione spazio-temporali: la Louisiana del 1995, in cui si svolge la vicenda dei detective Martin Hart e Rustin Cohle, impegnati nella ricerca di un misterioso serial killer, e un commissariato di polizia nel 2012, dove è in corso un interrogatorio (separato) ai due ex partner, per via di un caso ancora aperto.

I episodio: La lunga luminosa oscurità

True Detective prende le mosse dal caso di un brutale omicidio, quello della giovane ex-prostituta Dora Lange, il cui corpo viene trovato dagli agenti Hart (Woody Harrelson) e Cohle (McConaughey) in una piantagione desolata, legato a un albero e con delle corna sul capo. Tutto fa pensare all’esecuzione di uno o più killer, compreso un reticolo di ramoscelli, sistemato lì ad hoc, come ad indicare una forma di rituale. L’interrogatorio a cui sono sottoposti i due agenti, 17 anni dopo, vuole far luce su un omicidio che pare ricordare le modalità di quello di Dora Lange.

Tornando al 1995, si assiste all’origine della partnership tra Hart e Cohle (che nel 2012 dichiareranno di non parlarsi da dieci anni): i due, col passare dei giorni, si conoscono meglio e i loro dialoghi finiscono non di rado in scontri anche ideologici. Marty è un uomo sposato, pragmatico, con poche concessioni emozionali al suo ruolo; Rust un uomo single, brillante, alle volte dissociato rispetto alla realtà che gli sta intorno e proprio per questo inquietante.

Mentre il sindaco inizia a mettere pressione alla Polizia della Louisiana e Rust cerca di reperire informazioni tramite un giro di prostitute, riemerge all’improvviso il caso di Marie Fontenot, bambina che cinque anni prima era stata rapita e le cui ricerche si erano rivelate del tutto inutili. Inoltre, lo sceriffo Tate riporta alla luce anche la vicenda di una bambina che tempo prima aveva raccontato di essere stata inseguita in un bosco da “un mostro con le orecchie verdi“.

Successivamente, Marty invita Rust a cena a casa sua, per fargli conoscere la moglie Maggie (Michelle Monaghan): Cohle, che si presenta in stato d’ebbrezza, ha un dialogo con la moglie del collega in cui rivela di essersi separato tempo prima dopo la morte della figlioletta.

Il primo episodio di True Detective si conclude coi due agenti che fanno visita allo zio della piccola Fontenot: nei pressi del suo giardino, viene trovato un altro reticolo di ramoscelli, che fanno pensare al legame tra il rapimento di Marie e l’uccisione di Dora.

II episodio: Visioni

Il secondo episodio si apre col prosieguo delle indagini di Hart e Cohle, alla ricerca di legami tra l’assassinio di Dora Lange e altri elementi.

Nel frattempo, Cohle intuisce che Marty ha un’amante nella giovane Lisa (Alexandra Daddario), una scoperta che crea frizioni tra i due detectve, che vengono quasi allo scontro fisico a causa delle provocazioni di Rust, unite alla tensione di Hart. Intanto, una tra le prostitute interpellate rivela agli agenti che Dora, negli ultimi tempi, si era avvicinata a una comunità di ragazze sbandate che vivono in un ranch: tra di loro, c’è la minorenne Beth, che consegna ai due il diario di Dora.

All’interno dell’agenda della ragazza assassinata si scopre un importante indizio: Dora viveva sotto l’influenza di una malefica figura, che lei chiama Il Re giallo. Nel diario è nominato anche un luogo misterioso: Carcosa.

L’episodio si conclude con Hart e Cohle che scoprono sulle pareti di una sperduta chiesa in rovina – anche grazie alle allucinazioni provocate dalla droga assunta da Rust – il disegno di una donna con delle corna da cervo sulla testa.

I misteri di True Detective sono solo all’inizio: appuntamento al 10 ottobre coi prossimi due episodi della serie, sempre su Sky Atlantic HD.

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