Mancano, ormai, pochi giorni alla fine dell’anno. E, di norma, sono proprio questi i giorni in cui si compie un bilancio dell’anno appena passato, trovandone i pro e i contro e, inevitabilmente, prefiggendosi obiettivi importanti e cambi drastici del proprio comportamento.
Blog di Cultura non fa eccezione. E uno dei tanti bilanci che ha deciso di fare è quello di trovare i 10 migliori film stranieri del 2014. Una sfida ardua e complessa che ha richiesto scelte sofferte e che ha dato vita ad una classifica ponderata e discussa.
10-Colpa delle Stelle
Tratto dall’omonimo romanzo di John Green, “Colpa delle Stelle” è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Chiunque lo abbia visto è rimasto colpito dalla trama, dalla colonna sonora, dai personaggi, dalla conclusione. E da quell’atmosfera di irriducibile bellezza e voglia di vivere che ha accompagnato la storia di due personaggi destinati ad una morte precoce e ad un’esistenza complicata.
9-Boyhood
Magistrale. Non può essere definito in altro modo; perché la volontà che sta dietro ad un film le cui riprese sono continuate per 12 anni, è quella di mostrare la realtà attraverso il cinema, un corpo che invecchia, realmente. Una storia che prosegue tanto dietro allo schermo quanto davanti ad esso. 2 ore e quaranta minuti di magia così realistica, da mozzare il fiato. Nonostante vi siano raccontati fatti quotidiani, eventi di tutti i giorni.
8-Grand Budapest Hotel
Una delle pellicole più originali della lista. Quanti film hanno per protagonista, contemporaneamente, uno scrittore, un romanzo e un hotel? Per non parlare, poi, della quantità di flashback e di forward che inframmezzano lo sceneggiato, rendendolo apparentemente confusionario, in realtà lineare e perfettamente comprensibile.
7-Dallas Buyers Club
Candidato al premio Oscar come miglior film, vincitore dei premi (Oscar anche questi) destinati al miglior attore protagonista e al miglior attore non protagonista (rispettivamente, Matthew McConaughey e Jared Leto), una trama universalmente approvata ed applaudita e un cast d’eccezione.
Dallas Buyers Club è la storia della lotta alla malattia, della lotta al razzismo ed ai pregiudizi, della scoperta dell’unico lato importante di sé stessi: quello buono.
6-X-Men Giorni di un Futuro Passato
A sorpresa il film Marvel presente nella nostra graduatoria non è “Guardiani della Galassia” (che resta, comunque, uno dei migliori film della casa di produzione). X-Men Giorni di un Futuro Passato ha diviso la critica, nettamente. Da una parte c’è chi non ha apprezzato i continui salti temporali, la trama non proprio lineare, il gusto eccessivo per gli eventi catastrofici e le incongruenze con il prequel. D’altra parte c’è chi riesce a non prendere ogni pellicola con eccessiva serietà, chi riesce a distinguere i film importanti, quelli che ti porti dietro tutta una vita, da quelli che vogliono semplicemente darti qualcosa; sta a te recepirla o meno. Insomma, chi riesce a giudicare un film di supereroi come un film di supereroi. Nulla di più, nulla di meno.
5-Lei
Premio Oscar come miglior sceneggiatura originale. Ed è, difatti, proprio l’originalità a rendere questa pellicola straordinariamente adatta a figurare tra i 10 migliori film dl 2014. La storia d’amore tra un uomo ed un software, la fine della classica relazione perfetta tra due amici d’infanzia, la conclusione serena seppur non a lieto fine. E poi l’atmosfera introspettiva e meditabonda, il cast magnifico, le ottime riprese.
Una pellicola da non lasciarsi sfuggire, assolutamente.
4-L’Amore Bugiardo
Ispirato all’omonimo romanzo di Gillian Flynn, L’amore bugiardo ha ricevuto una critica tendenzialmente positiva, risultando quindi tra i migliori esperimenti del 2014.
Ben Affleck e Rosamund Pike dominano un cast ricchissimo con interpretazioni magnifiche, entrando perfettamente nella parte degli scrittori e dei coniugi apparentemente affiatati ed innamorati, in realtà schiavi (ma non troppo) dell’abitudine e della serenità. L’evoluzione della storia, infine, è la ciliegina sulla torta di un film curato nei minimi dettagli, ordinato e senza ombra di dubbio coinvolgente.
3-12 Anni Schiavo
Basato sull’omonima autobiografia di Solomon Northup, il film vincitore dell’Oscar 2014 come miglior film racconta il dramma della schiavitù, della crudeltà insita nell’uomo; la tragedia del razzismo, la piaga peggiore e la più duratura del cervello umano.
Il realismo che il film vanta nel racconto della storia di Solomon, talentuoso violinista di colore reso schiavo con l’inganno e tenuto in questa condizione dal 1841 al 1853, è sorprendente. Specialmente per la lontananza temporale che intercorre dal periodo di ambientazione a quello di trasposizione.
2-Interstellar
Immancabile. “Interstellar” ha dominato il panorama cinematografico mondiale dalla data della sua uscita nelle sale internazionali fino ad oggi.
Basato sul trattato del fisico teorico Kip Thorne, la pellicola diretta da Cristopher Nolan (probabilmente uno dei registi più ambiti ed amati del momento) ha dato vita anche ad un fumetto incentrato sulle vicende del Dr.Mann. E nonostante gli argomenti scientifici, la complessità della trama che accomuna numerosissimi film diretti da Nolan e la lunghezza dello sceneggiato (ben 169 minuti), Interstellar ha ottenuto incassi record, critiche estremamente positive ed plauso universale che di certo lo catapulterà tra i vincitori di un premio Oscar durante la premiazione del Febbraio 2015.
1-The Wolf of Wall Street
Chi poteva essere il vincitore, se non lui? Il lupo di Wall Street, Jordan Belfort, il cinico, arrogante, avido broker interpretato dall’eterno sconfitto (agli Oscar) Leonardo DiCaprio.
Come la maggior parte dei lungometraggi inseriti nella nostra Top Ten, anche The Wolf Of Wall Street ha avuto un fortissimo impatto mediatico, una grandissima visibilità ed un’immancabile critica divisa. In questo caso, però, la divisione della critica dipende più che altro dal presunto eccesso nell’utilizzo di immagini forti, a sfondo sessuale. Che, poi, molti giudicano semplicemente realismo.
L’interpretazione di DiCaprio, invece, ha per la prima volta ottenuto consensi quasi univoci, che meritano una conclusione di questo articolo priva di battute sarcastiche sull’ennesima mancata premiazione dell’attore statunitense.