In quest’ultimo periodo, Robert Downey Jr è sicuramente il personaggio del momento: non c’è una sua dichiarazione che non venga subito riportata da tutti i quotidiani, website, blog, ecc. Questo è da ricondurre principalmente a due motivi:
1) Secondo Forbes, Robert Downey Jr è l’attore di maggior successo (in termini economici) di Hollywood con i suoi 75 milioni di dollari portati a casa – magari sotto, o meglio ancora, al posto del materasso – in questo 2014.
2) Tengono banco le continue dichiarazioni, prima di smentita e poi conferma, sul rinnovo del suo contratto con la Marvel per quanto riguarda il prossimo capitolo della saga che l’ha reso celebre, Iron Man 4
Ripercorrendo la carriera molto rapidamente di questo One man show, scopriamo che, ai suoi inizi, il figlio del regista Robert Downey Sr era una giovane, brillante promessa (come vedremo nella top 10); successivamente, l’attore statunitense attraversò un periodo buio nella sua vita a causa di una grave dipendenza da droga e alcol. Disintossicatosi definitivamente nel 2003, si scrolla tutto il passato di dosso e ritorna ai livelli a cui ci aveva abituato negli anni ’90. La definitiva consacrazione arriva nel 2008, l’anno in cui interpreta il miliardario Tony Stark in Iron Man. Da quel momento, Robert Downey Jr non sarà più visto come un semplice attore, ma bensì come una stella.
10) Al di la dei Limiti
In questo film del 1987, Robert Downey Jr interpreta Julian, un ragazzo tossicodipendente costretto a prostituirsi a causa di un debito di 50000 mila dolarri con uno spacciatore. In questo film, il secondo successo dopo “Ehy…ci stai?”, Robert ci accompagna in un epilogo tragico, fino alle lacrime.
“Cos’è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. Se si vuole fare una cosa è giusto farla”
9) Wonder Boys
Siamo nel 2000, con Wonder Boys interpreta Terry Crabtree, un editore gay che sedurrà il giovane James, interpretato da Tobey Maguire. Recita al fianco di Michael Douglas, Katie Holmes e Frances McDormand.
“Forse il motivo non conta: a volte le persone hanno bisogno di essere salvate e basta.”
8) The Singing Detective
In questa commedia musicale del 2003, Robert interpreta Dan, uno scrittore malato che inizia a scrivere il suo primo romanzo su un letto d’ospedale. Agonizzante e confuso a causa delle operazioni cutanee, Dan inizia a mescolare la realtà con la fantasia, fino a credere di essere il protagonista della storia, cioè un detective che indaga sull’omicidio di una prostituta nella Los Angeles degli anni ’50.
“Se questo fosse un film lei sarebbe una scena tagliata.”
7) Kiss Kiss Bang Bang
Questa brillante commedia noir – diretta dall’allora esordiente Shane Black – segna il ritorno ad alti livelli dell’attore americano. Tutti i fans non posso non conoscere questa pellicola. In questo film, il nostro attore veste i panni di Harry, un ladruncolo di mezza tacca che per sfuggire alla polizia partecipa alle audizioni di un film e…viene scelto! Viene affiancato da Perry (Val Kilmer) e i due si ritroveranno costretti ad indagare su un misterioso omicidio. Impossibile non innamorarsi di questo film!
Perry: “E tu Harry, tuo padre ti ha amato?”
Harry: “Qualche volta, quando mi travestivo da whisky. È il tuo?”
6) The Judge
In quest’opera sveste l’armatura di Iron Man (la prima volta dal 2008 in un film drammattico), per indossare la “divisa” dell’ avvocato penalista Hank Palmer. Al fianco di un grande Robert Duvall, i due confezionano un film che si regge principalmente sulle loro interpretazioni. Stellari.
“Mio padre è un sacco di cose sgradevoli, ma non è un assassino.”
5) Sherlock Holmes, regia di Guy Ritchie
Il regista e sceneggiatori gli cuciono addosso l’abito (spesso stracci) dell’investigatore più celebre della letteratura inglese, Sherlock Holmes. Il risultato? Gli calza a pennello!
“È così dichiarato che è celato!”
4) Assassini Nati – Natural Born Killers
Uno dei migliori film di Oliver Stone, una denuncia nei confronti dei mass-media. La ciliegina sulla torta la mettono, all’unisono, Woody Herrlson che interpreta lo spietato assassino e il giornalista Robert Downey Jr. Merita ampiamente la 4° posizione.
“Il giorno in cui voi due avete ammazzato, voi siete diventati nostri! Del pubblico! dei media!”
Siamo giunti al momento più atteso, il podio! Non mancheranno le sorprese. Per scoprire il vincitore, continuate a leggere…
3) Tropic Thunder
Impossibile non dare il podio a questa straordinaria commedia che vede alla regia Ben Stiller, ma il successo è reso possibile grazie e soprattutto al cast: Ben Stiller, Jack Black, Brandon T. Jackson, Jay Baruchel e dulcis in fundo… Robert Downey jr. Per questo film, la sua interpretazione gli è valsa la sua seconda nomination agli Oscar.
“Non esco dal personaggio finché non ho girato gli extra del DVD!”
2) Iron Man
Ebbene sì, al secondo posto il personaggio che l’ha reso celebre. Questo ruolo, come già detto, l’ha rilanciato e l’ha posto nell’olimpo delle star. La Marvel ha fatto la sua fortuna e Robert ha fatto la fortuna di Marvel. Un dare e avere che ha permesso la nascita di quello che è (e sarà, almeno fino al 2021) il fenomeno del momento, i cinecomic. Ovviamente, con Iron Man si incorporano tutti i suoi film Marvel.
“Ho scoperto che c’é bisogno di me, per compiacere me stesso.”
1) Charlot
La sorpresa più grande di questa classifica, Charlot. Il film con cui ha ottenuto la sua prima candidatura agli Oscar; quello grazie a cui, da giovane promessa, si trasformava in una splendida realtà. Al suo primo ruolo “importante” non sbaglia, regge la pressione e soprattutto la sua interpretazione è tra le migliori della storia del cinema nell’interpretazione di un biopic. Interpretare Charlie Chaplin, farlo nel modo in cui l’ha fatto – cari lettori – vale il primo posto.
“La cosa peggiore, riguardo all’età, è che non puoi difenderti. Quando ero giovane, affascinante e pieno di forze, se mi davano addosso ci facevo un film: li facevo piangere e li facevo ridere. Ora sono alla loro mercè!”
“Un regista sceglie un attore per la sua forza e Downey è forte perchè è intelligente, sveglio e divertente, e perchè noi spettatori sentiamo che il suo personaggio pubblico nasconde profonde ferite private” R. Ebert