Festeggiare il 25 aprile oggi ha un sapore diverso, speciale, perché quello che cade nel 2015 segna il settantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. E quale modo migliore per ricordare questa ricorrenza così importante importante se non con qualche film. La resistenza, la lotta partigiana, la guerra. Blog di Cultura ha scelto alcune pellicole italiane che (secondo noi) dovrebbero essere visti – e non solo oggi – per apprendere, ricordare e mantenere viva l’eredità di tanti uomini e donne che in quegli anni così duri hanno combattuto e sono morti per rendere l’Italia un Paese libero.
Roma città aperta ,Roberto Rossellini (1945)
Il 3 marzo 1944 Teresa Gullace fu uccisa da un tedesco mentre cercava di dare cibo al marito rastrellato dai nazisti. A lei si ispira il personaggio struggente di Pina (Anna Magnani) protagonista di questo capolavoro del neorealismo. Una pellicola intensa che racconta gli ultimi atti del dramma della guerra, essenza di quel cinema così aderente alla realtà da trasformarsi nel tempo in memoria collettiva.
L’uomo che verrà , Giorgio Diritti (2009)
La guerra e la resistenza vista dallo sguardo innocente dei bambini. Un racconto sobrio e delicato che ricostruisce l’eccidio di Marzabotto compiuto dai nazisti nel 1944. Inedito il punto di vista su questa tragedia: quello di Martina, una bambina che osserva impotente all’atto eroico di resistenza della sua famiglia contro la crudeltà dei soldati tedeschi.
Tutti a casa, Luigi Comencini (1960)
Un capolavoro che unisce dramma e commedia quello diretto da Luigi Comencini. Dal Veneto, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, fino a giungere alle Quattro giornate che liberarono Napoli, si snoda il viaggio fisico e interiore del sottotenente Innocenzi (Alberto Sordi) spettatore, vittima e protagonista di un’Italia allo sbando.
I piccoli maestri, Daniele Lucchetti (1997)
La resistenza veneta vista dallo sguardo disincantato di un gruppo di giovani universitari che si unisce a una banda partigiana che combatte sull’altopiano di Asiago. Credono di poter cambiare il mondo con la sola forza dei loro ideali e del loro entusiasmo, ma finiscono per scontrarsi con una cruda e pericolosa realtà
La Ciociara , Vittorio De Sica (1960)
Il film che ha consacrato Sofia Loren facendole vincere un Oscar, un capolavoro di forza espressiva e di carica emotiva che mette al centro della storia il legame indissolubile di una madre e di una figlia che nemmeno l’orrore più crudo della guerra potrà scalfire.
Novecento – atto II, Bernardo Bertolucci (1976)
Nell’atto secondo del capolavoro di Bertolucci il fascismo, la seconda guerra mondiale e la liberazione fanno da sfondo alle vicende di due amici ormai adulti, Alfredo e Olmo. Erede di una dinastia di proprietari terrieri il primo, figlio di un contadino e militante comunista il secondo, vivono la loro vita e gli accadimenti della storia su fronti opposti.