I social network, si sa, possono essere veicolo di false informazioni, di luoghi comuni e di iniziative inutili o fuorvianti. A volte però, se si utilizzano con una giusta mentalità e per uno scopo quanto mai utile, possono trasformarsi in vere e proprie oasi di libertà, di denuncia sociale e di sensibilizzazione.
E’ questo il caso di Tumblr, un social in netta crescita nell’ultimo anno, da sempre luogo di incontro per persone più o meno chiuse in cerca di certezze e rassicurazioni.
Oggi, però, sarà anche un posto utile alla lotta contro la violenza, proprio nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 Novembre.
Il “Project Unbreakable”, nato proprio sul network, è un lavoro crudo e diretto, che mantiene la finalità della stessa iniziativa: denunciare ogni tipo di abuso o di sopruso che le donne abbiano subito ad opera di stalker, mariti eccessivamente gelosi, ragazzi ossessivi e possessivi.
Il progetto (fotografico) è una raccolta di immagini in cui il soggetto principale, una donna appunto, mostra un cartello su cui è scritto l’insulto o la frase più scioccante che abbiano subito da chi commetteva (o commette) violenza su di loro. E, su più di 4,000 fotografie raccolte, la maggior parte dei cartoncini recano pensieri disgustosi e raccapriccianti.
Simbolo di uomini piccoli mentalmente e spiritualmente, privi di qualsiasi rispetto per sé stesso e per chi lo circonda.
L’iniziativa, ideata da 4 blogger statunitensi, è stata denominata Unbreakable per sottolineare la forza, l’indistruttibilità delle donne vittima di molestie, che riescono, nonostante tutto, a rialzarsi, a provare a riprendere una vita normale.
“Se lo racconterai, non ti crederà nessuno”.
“Nessuno s’innamorerà più di te”.
“Tieni la bocca chiusa e le gambe aperte, stupida con la faccia da cavallo”.
“Se mi lasci, mi ucciderò”. L’ex-ragazzo durante il primo abuso.
La ragazza è stata violentata altre 4 volte da lui, prima che lasciasse il paese.
La polizia non ha fatto nulla.
“Spero che tu abbia un infarto e che tu muoia durante il parto”.
“Uscire con te è come montare un cavallo”.