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Si conclude anche quest’anno l’abituale maratona a tema Rocky Balboa. Stasera alle 21:05 su Rai 3 verrà trasmesso l’ultimo episodio che ha come protagonista il pugile più famoso del mondo, episodio caratterizzato da un titolo pulito, senza numeri a fare da fronzoli, un nome che però suona come una sentenza: “Rocky Balboa“.

“Rocky Balboa” esce nelle sale nel 2006, è il quinto sequel della serie iniziata nel 1976, sceneggiata, interpretata e diretta da Sylvester Stallone. In questa occasione ritroviamo un Rocky ormai 59enne, vedovo e malinconicamente legato al passato, andare alla ricerca del proprio riscatto. Lo storico pugile vuole tornare a provare le emozioni di un tempo e guidato dall’allenatore Duke si preparara per il suo ultimo incontro sul ring. Il suo avversario sarà il campione del mondo in carica: Mason “The Line” Dixon.

Ma chi è esattamente Mason Dixon, o meglio, da chi viene interpretato?

Antonio Deon Tarver, classe ’68, è un pugile statunitense, il suo soprannome è Magic Man, e la sua carriera annovera una discreta sfilza di successi, è stato infatti campione WBC, IBF, WBA, WBC e IBO dei massimileggeri e può anche vantarsi di essere stato il primo pugile a sconfiggere per KO Roy Jones Jr., considerato il pugile più forte degli anni novanta dalla Boxing Writers Association nonché unico pugile nella storia della disciplina ad aver iniziato la carriera nei pesi medio leggeri e ad aver vinto un titolo mondiale dei pesi massimi.

Purtroppo negli ultimi anni ha avuto qualche problemino con la giustizia: non solo è risultato positivo a dei test anti doping che hanno rivelato l’assunzione di steroidi anabolizzanti proibiti nelle competizioni, ma nel marzo 2014 è anche stato arrestato con l’accusa di aver emesso assegni a vuoto e non aver pagato cambiali ed altre esposizioni, per una somma che si aggira attorno ai 215.000 dollari.

Una foto segnaletica dell'ex pugile, arrestato per debiti
Una foto segnaletica dell’ex pugile, arrestato per debiti

Per finire vi lasciamo in compagnia di qualche curiosità sul film:

Lo scontro fra Rocky e Dixon è stato un vero combattimento fra Stallone e Tarver: neanche un singolo pugno dell’incontro è stato fittizio. Inoltre Stallone ha rivelato che nella scena in cui Rocky viene mandato al tappeto e prova ad alzarsi attaccandosi alla corda è assolutamente autentica: Tarver l’aveva davvero steso e lui davvero non era in grado di rialzarsi.

Secondo quando riportato dal regista, Antonio Tarver prima di girare la scena dello scontro ha preteso un aumento del compenso, rifiutandosi di proseguire se non ne avesse ricevuto garanzia. Di fronte a questa pretesa Stallone avrebbe deciso di rinunciare a una parte del proprio salario per pagare l’aumento a Tarver.

Durante l’incontro fra Dixon e Balboa, uno dei commentatori dice “Balboa è stato colpito così forte che devono avere sentito il colpo anche i suoi antenati“. Esternazione che si ricollega ad uno scontro storico, quello fra Muhammad Alì e Henry Cooper nel 1963. In quell’occasione, durante un’intervista Alì aveva affermato “Cooper mi ha colpito così forte che anche i miei antenati in Africa l’hanno sentito“.

L’ultima scena ad essere stata girata è quella in cui Rocky sale di corsa i gradini del Museum of Art di Philadelphia. Stallone ha volutamente lasciato alla fine questa scena, con la consapevolezza che gli avrebbe regalato una grande emozione, a causa della sua natura fortemente iconica essendo un forte richiamo al primo film di Rocky. L’attore ha pensato che fosse un bel modo per dire addio al personaggio: “quella corsa è il distillato dell’intera esperienza di Rocky“.

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