L’estate incombe e il dolce far niente è proprio dietro l’angolo… Come riempire i caldi pomeriggi o le torride notti di Luglio e Agosto, in quelle poche ore lontani dal mare e dalle spiagge? Iniziando una nuova serie tv, magari quelle che vi siete persi durante l’ultimo anno.
Nel caso in cui sappiate già tutto sulle serie tv dell’ultimo anno e quelle snobbate inizialmente continuino a non convincervi, potreste sempre riscoprire qualche serie oramai conclusa. Una perfetta per l’estate, leggera, divertente e spensierata, è Glee, la comedy musicale cult creata da Ryan Murphy, conclusasi proprio ad inizio 2015 con la sesta stagione.
Glee racconta delle vicende degli adolescenti della McKinley High School di Lima, Ohio, in particolare dei membri del Glee Club, guidato dal professor William Schuester. La storia è raccontata non solo tramite la parola, ma anche attraverso omaggi e tributi alla storia della musica.
Se non vi abbiamo convinto con la sola introduzione, allora ecco 5 buoni motivi per recuperare questa serie tv, vincitrice di due Golden Globe come miglior serie commedia e musical.
L’omaggio alla storia della musica
E’ inutile negarlo: la protagonista assoluta di Glee è la musica. I vari personaggi, nel raccontare le proprie vicende ed esprimere le loro emozioni, si aggrappano alle note e alle parole che hanno fatto, fanno e faranno per sempre parte del nostro bagaglio culturale. Da Michael Jackson ai Beatles, da Madonna a Barbra Streisand, a tanti grandi artisti è stato reso grande onore in questa serie tv, rivolta soprattutto alle generazioni più giovani, che, in questo modo, possono conoscere le radici della musica mondiale.
Il potersi rivedere nei protagonisti
Spesso è bello sognare di essere dei supereroi o immaginare luoghi fantastici. A volte, però, è bello trovare storie o dei protagonisti che siano vicini a te, alla tua storia. I protagonisti di Glee non sono bellissimi o ricchissimi, ma sono delle persone comuni, ognuno con i propri sogni, le proprie paure, le proprie forze e le proprie fragilità. Chiunque può rivedersi in qualcuno di loro.
L’attualità delle tematiche trattate
A differenza di altri telefilm ambientati al liceo e con protagonisti degli adolescenti, Glee, oltre a parlare di amicizie ed amori, tratta temi molto profondi ed attuali, come l’omosessualità, il bullismo, i disturbi alimentari, le armi nelle scuole, tematiche di cui spesso sentiamo parlare nei Tg o in programmi di attualità. Glee, con la sua semplicità e immediatezza, rende tali temi comprensibili a tutti, spingendo chiunque a piccole riflessioni.
La positività
L’inno di Glee è solo uno: Don’t Stop Believin’, hit dei Journey, riportato in vita dalle ugole del telefilm. La canzone, oltre ad essere il punto fermo della colonna sonora di Glee, è anche la chiave di tutto il telefilm: bisogna sempre inseguire i propri sogni e credere in loro, bisogna lottare per raggiungere ciò che si vuole.
Sue Sylvester
Tanti sono i personaggi, amati o meno, all’interno della serie: dai due protagonisti Rachel e Finn al buon professor Schuester, dall’eccentrico Kurt alla dura Santana. C’è però un personaggio che rimarrà nella storia delle serie tv per la sua cattiveria, le sue tute, il suo sarcasmo e, anche, per la rara, ma immensa, dolcezza che raramente mostra. Ovviamente stiamo parlando della mitica Sue Sylvester, interpretata da Jane Lynch, che, grazie al ruolo della perfida coach, ha vinto un Emmy e un Golden Globe come miglior attrice non protagonista.