Una scena a dir poco fantozziana è quella che si è verificata a Varazze (SV), dove la proiezione di Cinquanta sfumature di grigio è stata cancellata a causa delle proteste degli abitanti del luogo, indignati anche per il fatto che la sala in cui avrebbe dovuto avere luogo la visione è di proprietà dei Salesiani. I cittadini di Varazze si sono mobilitati mediante lettere, e-mail e messaggi di ogni sorta: adesso la sala cinematografica del comune dovrà pagare un indennizzo alla casa di distribuzione.
“Informiamo il pubblico che il film non verrà proiettato, non per nostra volontà”, annuncia un foglio affisso accanto alla locandina di Cinquanta sfumature di grigio, posta di fianco alla sala Don Bosco.
Una repressione, più che un boicottaggio, che non rimane però l’unico episodio ostile nei confronti del film: negli USA diversi movimenti stanno organizzando proteste nei confronti della proiezione dell’adattamento del romanzo di E.L. James. Secondo alcuni, dipinge un ritratto di degrado e sottomissione delle donne, secondo altri trasmette un’idea del tutto negativa del sadomasochismo.
Nel frattempo, manco a dirlo, gli incassi di Cinquanta sfumature di grigio – al netto di censure e repressioni – stanno facendo faville: in Italia ampiamente superata quota 1,5 milione di introiti nella prima giornata di proiezione.