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I progressi nel campo della tecnologia viaggiano a ritmi impressionanti. Se il ventesimo è stato il secolo delle grandi invenzioni, l’alba del terzo millennio sarà ricordata come quel tempo in cui esperti e scienziati di ogni settore hanno cominciato a innovare, cambiando profondamente lo stile di vita al quale eravamo abituati a confrontarci fino a qualche anno fa. Stampa 3D, blockchain e ancora internet ad alta velocità, realtà aumentata e virtuale e metaverso: queste sono alcune delle “innovazioni” che ben presto faranno parte del nostro vivere quotidiano.

Nel particolare, vogliamo soffermarci sullo sviluppo e sull’utilizzo di due dei concetti sopra menzionati, metaverso e realtà virtuale, ovvero la porta attraverso la quale sarà a breve possibile accedere a un mondo nuovo e a un modo nuovo di guardare alla vita e alle attività di ogni giorno. Ma quale è lo stato dell’arte? A che punto siamo con l’implementazione dei metaversi e della realtà virtuale?

Attualmente, siamo in grado di ricreare e “gestire” un ambiente di lavoro, nonché opzioni di intrattenimento in remoto tramite Internet mediante l’uso di computer, smartphone e altri dispositivi.

Nell’area dell’intrattenimento, un esempio sono le piattaforme di casinò come PokerStars Casino che hanno portato i giochi classici sul web, ottimizzandoli ed estendendone la varietà e le modalità, come la roulette e le sue opzioni live che utilizzano tecnologie di streaming per adattare questo gioco tradizionale al ultime tendenze tecnologiche e rendere l’esperienza del casinò più viva. E anche i videogiochi dipendono sempre più dagli ambienti interattivi, comprese le tecnologie di realtà virtuale offerte, tra cui Oculus Rift.

Inoltre, ora è anche possibile recarsi in un negozio virtuale, come quelli che Nike lancerà a breve con il suo metaverso Nikeland, e qui incontrare altre persone (o, meglio, altri “alias”) e fare acquisti o semplicemente scambiare opinioni e opinioni come facciamo normalmente. sulle decine di social network a nostra disposizione.Il dibattito intorno al concetto di metaverso negli ultimi tempi ha suscitato molto clamore e accese discussioni. Anche perché i contorni di questa straordinaria rivoluzione non sono ancora del tutto chiari. Certamente siamo a conoscenza di quello che è il metaverso e delle sue funzionalità; più ambiguo è, invece, il discorso intorno alle potenzialità e alle interconnessioni future tra le varie tecnologie a esso associate.

Tutti parlano di metaverso oggi. I marchi più importanti e le più grandi realtà aziendali, non solo quelle legate al comparto ICT, si stanno dirigendo verso la creazione di ambientazioni virtuali. E anche se siamo certi che l’umanità non lascerà mai completamente il mondo fisico per immergersi in quello virtuale, siamo sicuri che il metaverso presto cambierà le nostre vite. Come?

A livello di esperienze di vita comune, sono già stati organizzati concerti, conferenze, matrimoni e feste nel metaverso. Si prevede che con l’evoluzione della tecnologia, molte delle esperienze sociali che sinora sono state sperimentate nel metaverso comprenderanno anche forme aggiuntive di interconnessioni sensoriali, proprio come abbiamo visto nella pellicola cinematografica del 2018 del regista Steven Spielberg “Ready Player One”.

In campo commerciale, poi, come nell’esempio già citato del colosso dello sportswear Nike, tantissime realtà internazionali utilizzeranno realtà virtuale e metaverso non solo per vendere e promuovere i propri prodotti ma anche per riunire in un solo ambiente (virtuale) professionisti e dipendenti provenienti da ogni settore, consentendo agli stessi di apprendere nuove competenze in un ambiente coinvolgente e stimolante.

I social media e le relative interazioni rappresentano uno dei pilastri del metaverso. Secondo gli esperti, le prossime esperienze multisensoriali nei vari metaversi saranno più “ibride” e coinvolgenti. Gli utenti immersi nei loro mondi virtuali impareranno, costruiranno, giocheranno, comunicheranno e collaboreranno, mettendo su nuove connessioni in ambienti nuovi. Il futuro distopico che alcuni tra i maggiori detrattori di questa rivoluzione tecnologica stanno dipingendo, in cui uomini e donne perderanno il contatto con la realtà immergendosi in un mondo virtuale e dimenticando i loro corpi fisici, suona davvero improbabile.

Insomma, con il metaverso non perderemo il contatto con la realtà. Anzi. La stessa sarà aggiornata e potenziata. Alla realtà che viviamo fisicamente aggiungeremo un’altra vita digitale e tanti altri livelli digitali, quanti sono i settori in cui siamo impegnati quotidianamente con le nostre attività, dalla sfera familiare a quella lavorativa. Potenzialmente non ci saranno più confini e, grazie al web 3.0, il tutto si svolgerà in maniera decentralizzata. Saremo, infatti, guidati soltanto dal nostro libero arbitrio. Proprio come nella vita di tutti i giorni. 

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