CONDIVIDI
  1. Chi era Antonio Furnari e cosa faceva quando ancora l’azienda non esisteva?

Antonio è entrato in negozio la prima volta a 15 anni nel 1994, fece il primo corso subacqueo e rimase incantato, da quell’estate non ha mai interrotto i rapporti con la proprietà del negozio fino a quando nel 2014 ha rilevato l’attività decidendo di cambiare la sua vita.

Tutto inizia nel 1994: ha soli 15 anni Antonio Furnari, quando resta affascinato dalla subacquea e quando per la primissima volta entra nel negozio che anni dopo, nel 2014, diventerà ufficialmente suo. L’attuale proprietario dell’azienda infatti non ha mai smesso di credere nel suo sogno e lo ha perseguito fin da adolescente, riuscendo a realizzarsi.

  1. Com’ è nata Acque Limpide?

Acque Limpide Nasce trenta anni fa dalla passione di un veterano della subacquea catanese, nella sua attuale sede storica più volte rimaneggiata e modificata.

La sede di Acque Limpide è sempre rimasta quella originaria, anche se con il passare degli anni ha poi subìto dei cambiamenti. In circa trenta anni infatti non sono mancate modifiche, ma sempre in vista di un miglioramento ulteriore. Questo dimostra l’attenzione del proprietario verso la sua impresa e il desiderio di adattare piccoli o grandi dettagli dell’azienda all’evoluzione che la società ha visto nel corso del tempo.

Proprio così fanno i veri imprenditori: mantengono la tradizione ma contemporaneamente la modificano pure, riuscendo a trovare delle soluzioni innovative e adattandosi ai cambiamenti imposti dalla tecnologia e da altri fattori.

  1. Perché hai sentito il desiderio di rilevare questa attività? Che esigenza sentivi?

Il principale stimolo a rilevare l’attività è stata la sfida e la relativa voglia di mettermi in gioco, in particolare in un settore verso il quale nutro da sempre una autentica passione

La passione che Antonio Furnari prova fin da adolescente verso il mondo della subacquea lo ha spinto poi a rilevare l’attività e diventare proprietario di Acque Limpide. Oltre all’amore che lo stesso prova verso il campo in questione però ci sono anche tantissima voglia di mettersi in gioco, che è presente da sempre e continua a esserci, nonché coraggio, massima responsabilità e tantissima tenacia.

  1. Quali sacrifici avete dovuto affrontare? Quali sono le difficoltà del mestiere di cui nessuno parla?

La maggiore difficoltà a livello personale è stata Il dover affrontare una professione nuova per la quale non avevo una specifica preparazione e in un settore, il commercio, in forte mutamento, l’esperienza dei precedenti gestori aveva certamente un peso importante, ma si portava dietro una eredità non più adeguata ai tempi, vista l’evoluzione degli acquisti negli ultimi anni. La realtà locale non aveva affrontato ancora i cambiamenti intervenuti e viveva di rendita mantenendo in vita un mercato sempre più piccolo e arretrato.

Non basta essere appassionati per avere successo e per mandare avanti un’attività imprenditoriale e questo lo dimostra proprio Antonio Furnari, sottolineando che, soprattutto all’inizio, non sono state assenti le difficoltà dovute al fatto di lanciarsi in un settore professionale che comunque risultava del tutto nuovo, per l’imprenditore.

Ulteriore ostacolo è stato il fatto di doversi confrontare con i concorrenti, anche se il mercato garantiva un’offerta e una strategia imprenditoriale che corrispondevano a una soluzione “vecchia”, rispetto ai tempi che ormai si stavano evolvendo. Per questo, c’era bisogno di lanciarsi in una nuova sfida, in un’attività più adatta per risultare idonea ai cambiamenti apportati dalla società e dal mercato degli ultimi anni. È proprio questo infatti quello che ha fatto Furnari: dare forma a un’impresa che non solo corrispondesse alle proprie passioni, ma che risultasse anche innovativa e capace di rispondere alle novità dei tempi attuali.

5.Dopo quanto tempo sono arrivati i primi risultati? Il primo articolo in negozio/online venduto?

La crescita è stata costante e incoraggiante: sia nel negozio fisico che on line di anno in anno abbiamo visto l’attività crescere.

Con costanza e con pazienza, ma soprattutto senza mai smettere di arrendersi e senza arrestarsi di fronte agli ostacoli, Furnari è andato sempre avanti e ha potuto notare, fin dagli inizi, una crescita costante nelle vendite, presenti sia nel negozio con sede fisica, sia nell’e-commerce. Tutto ciò lo ha sempre incoraggiato a continuare ancora di più, fino ad arrivare a una buonissima crescita, che il proprietario mira sempre a innalzare e a impegnarsi per mantenerla a ottimi livelli.

Dall’intervista di Antonio Furnari emerge in modo chiaro quanto sia importante impegnarsi al massimo per non smettere mai di inseguire i propri sogni, perché con sacrificio, tenacia, duro lavoro è poi possibile realizzarli.

Se desideri leggere ulteriori storie relative all’attività di altri imprenditori, continua a seguire la nostra rubrica “Storie di impresa”!

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

5 × tre =