Nella città di Londra il 28 novembre 1757 nasceva William Blake, poeta e pittore inglese. Il suo talento artistico versato nella poesia e nella pittura non venne valutato in modo adeguato mentre il poeta era in vita. La sua ideologia e la sua opera ottennero un successo significativo durante l’Ottocento quando Blake divenne una delle fonti di ispirazione nell’ambito della poesia.
Northrop Frye, grande studioso del poeta inglese, sostenne che i suoi versi simili a profezie costituiscono “Quello che, in rapporto ai reali meriti, è il corpus poetico in lingua inglese meno letto”. Blake venne considerato per il suo genio folle e per le sue idee stravaganti un talento pazzo e venne apprezzato per la sua espressività, la sua creatività e il suo ingegno.
« The imagination is not a State: it is the Human existence itself. »
« L’immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa. »
Anticonformista, si servì contemporaneamente della pittura e della poesia per creare qualcosa che andasse oltre le convenzioni in uso, qualcosa come una nuova tipologia di arte che abbattesse le barriere della forma e del consueto per confrontarsi con il mondo che stava cambiando. Le sue convinzioni religiose erano influenzate dall’attrazione per il misticismo e dalla fascinazione verso il movimento romantico, in cui l’Inghilterra si stava immergendo.
Il piu grande lascito di Blake non soltanto come poeta e pittore, ma anche considerato come artista delle parole e del pensiero, è di sicuro il suo moderno concetto di immaginazione e la sua convinzione che l’umanità possa superare i limiti a lei posti:
« If the doors of perception were cleansed, every thing would appear to man as it is, infinite. »
« Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito. »
Accadeva il lontano 28 novembre del 1757. In una delle città patrimonio mondiale della cultura, simbolo di arte e letteratura, nasceva William Blake, uno dei più grandi artisti romantici che la Gran Bretagna abbia mai avuto.