CONDIVIDI

Erano le 22.51 dell’8 dicembre 1980, quando al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, mentre si accingeva a rincasare con la moglie, Jhon Lennon (ex Beatles), trovandosi di fronte all’ingresso del Dakota Building, venne colpito da cinque colpi di pistola sparati da un suo stesso fan, Mark David Chapman, un venticinquenne malato di mente.

«Hey, Mr. Lennon» avrebbe esclamato il pazzo omicida che, fissandolo per l’ultima volta negli occhi, non esitò a freddarlo davanti all’inerme Yoko Ono, compagna di vita. Uno dei proiettili trapassò l’aorta e Lennon fece in tempo a fare ancora qualche passo mormorando «I was shot…» [Mi hanno sparato] prima di perdere i sensi. Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove viene dichiarato morto alle 23.07.

In una recente intervista del 10 giugno 2007, rilasciata a Radio BBC dalla moglie Yoko Ono, si è appreso che Lennon, la sera della sua uccisione, stava andando a salutare il figlio Sean. Dopo la morte il suo corpo fu cremato e parte delle sue ceneri sparse nell’Oceano Atlantico.

Compositore e cantante (solista) del gruppo musicale dei Beatles, dei quali, in coppia con Paul McCartney, ha composto anche la maggior parte delle canzoni, John Lennon viene ricordato anche per essere stato un prolifico musicista solista.

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

dieci − otto =