Apu, personaggio iconico della serie “I Simpson” amato da milioni di telespettatori in tutto il mondo, l’indiano del Jet-Market, padre degli otto gemelli di Springfield sta per scomparire.
Il personaggio è stato infatti accusato di essere uno stereotipo razzista, in poche parole la serie che fino ad oggi non aveva mai dato fastidio a nessuno, promotrice anzi di valori spesso positivi, di antirazzismo e rispetto degli altri, sempre con un tono leggero e scherzoso, gli stessi Simpson che hanno spesso criticato un’america bigotta ricca di contraddizione, si vede letteralmente censurata.
Il personaggio è stato considerato frutto di stereotipi di bassa lega, elemento che, secondo gli accusatori, denigrerebbe gli indiani che vivono nel paese…
Progressivamente, come spiegato da Adi Shankar, il produttore che, a maggio, ha cercato di salvare i Simpson dal disastro.
La produzione naturalmente si è detta allibita, portando a difesa proprio il fatto che nessuno fino ad adesso si era mai ritenuto offeso da un personaggio che, comicità a parte, è assolutamente positivo e ricopre un ruolo fondamentale nelle vicende della cittadina. Sarebbe come dire che Homer Simpson è razzista perché ridicolizza l’America.
Questa corsa al politicamente corretto miete quindi un’altra vittima, dato che i produttori hanno spiegato che, per evitare altri putiferi, faranno sparire il personaggio. Il grosso problema è che la satira dei Simpson si prende spesso gioco di scozzesi, italo-americani, ispanici e tante altre culture, rischiamo quindi di vedere sparire l’intera Springfield? Viene da chiedersi se ci troviamo di fronte a una nuova strana dorma di censura, imposta da polemiche sterili e assurdità varie che si accaniscono con i più insignificanti dettagli, tollerando invece elementi più gravi e più preoccupanti.
Per gli amanti di Apu, comunque le speranze sono davvero poche, o la questione si sgonfierà presto, o dovranno dire addio per sempre a una colonna portante della comunità di Springfield.