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Ha debuttato ieri su Italia 1 in seconda serata, la nuova serie televisiva Almost Human.
La serie, già presentata in America è stata prodotta da J. J. Abrams e Bryan Burke. Ambientata in un contesto di carattere futuristico (2048), il telefilm vede come protagonisti gli agenti del dipartimento di polizia di Los Angeles, i quali si ritroveranno a collaborare con agenti che sembrano uguali agli esseri umani in tutto e per tutto ma che in realtà differiscono da loro in quanto robot, precisamente androidi.

La Fox rilancia una tipologia di genere, che raggruppa il team creativo del già noto telefilm Fringe, specificando come la nuova serie differisca da quella precedente se non per la tipologia di ambientazione fantascientifica. Potremmo dire che i film che più si avvicinano a questo nuovo esperimento della Fox, sono Io, Robot di Alex Proyas (2004) e il cult Blade Runner di Ridley Scott (1982). Oggi vi proponiamo 3 buoni motivi per cui andrebbe visto.

1. J. J. Abrams

Il genere fantascientifico non è estraneo al noto regista e produttore cinematografico statunitense J. J. Abrams. Ricordiamo infatti che oltre ad avere creato serie come: Lost, Alias e il già citato Fringe, Abrams ha diretto il film “Super 8” nel 2011 e ha contribuito al rilancio di uno dei cult cinematografici per eccellenza, quale “Star Trek“. Investire su una serie televisiva è sempre un grande rischio, tuttavia siamo sicuri che un regista del calibro di Abrams abbia intravisto delle potenzialità in merito alla trama e allo sviluppo della storia.

2. Il rapporto tra Kennex e Dorian

Rientrato in servizio dopo un incidente costatogli la perdita di una gamba e di un collega, l’agente Kennex (Karl Urban) viene costretto dal suo capo, a collaborare con l’androide Dorian (Michael Early). Tra i due si instaurerà una forte alchimia e Kennex dovrà ben presto rivalutare il suo nuovo compagno. Dorian si rivelerà un androide unico nel suo genere, molto più simile alle persone di quanto si pensi, capace di provare emozioni. I due si ritroveranno ad aiutarsi a vicenda nel loro lavoro e non solo.

3. Perchè non è solo fantascienza

Almost Human ci permetterà di visionare un futuro ipertecnologico, in cui l’innovazione può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Un crime fantascientifico che metterà a confronto le abilità tecnologiche con quelle umane, che sapranno sfruttare al meglio la scienza. Ogni episodio vedrà infatti la risoluzione di un caso, raccontando il futuro di un mondo non ancora esistente ma credibile. Una serie più accessibile come sostiene il suo creatore Wyman, perchè “la gente non sembra voglia pensare alla scienza quando torna a casa dal lavoro”.

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