Nei giorni in cui ricorre il compleanno e a poca distanza l’anniversario della morte del Duca Bianco, David Bowie, Amanda Lear racconta la relazione con l’icona del rock e della cultura.
“Così dissi ‘ciao ciao’ a David Bowie”, dice durante la trasmissione I miei Vinili su Rai 3.
Ma perché ha lasciato un personaggio di quel calibro, uno dei pochi geni che hanno solcato il nostro pianeta negli ultimi anni.
“Nel 1978 andai a Monaco di Baviera, iniziava l’era della discomusic e mi offrirono un contratto di 7 anni. Serviva qualcuna che cantasse un po’ come Marlene Dietrich”.
Poi ha raccontato come non sia stato amore a prima vista quello tra lei e il Duca: “Non è stato un colpo di fulmine, ma lo trovavo affascinante. Gli mancava l’educazione, ma aveva voglia di imparare e di scoprire tutto”.
Quella con Bowie è stata una relazione “molto stimolante, non solo dal punto di vista sessuale ma anche culturale: io gli parlavo del surrealismo e dei registi tedeschi, lui mi ha pagato le lezioni di canto. Abbiamo inciso un disco, Star, che non è mai uscito”.
I due si sono visti per due anni, una vera fortuna per la Lear che ha avuto l’occasione di condividere il suo tempo con uno dei personaggi più straordinari di questo secolo.
“È stato il primo a credere in me come artista, mi ha pagato le lezioni di canto”, ha confessato in un’intervista di Maurizio Costanzo fatta lo scorso maggio. “Era tenero, attraente, intelligente. Ma anche tormentato”.
David Bowie è una assenza dura da digerire per il mondo della musica e del cinema.
Uno degli ultimi grandi artisti di cui si sente terribilmente la mancanza, bello quindi sentirlo ricordare da chi l’ha conosciuto a fondo, condividendo con lui momenti di una gioventù e di un epoca che ha plasmato il mondo moderno, restandone età dell’oro.