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Pio e Amedeo sono l’ultima intuizione di Pietro Valsecchi, che dopo lo straordinario successo al botteghino con Sole a Catinelle di Checco Zalone ci riprova. La regia è di Enrico Lando, già autore della serie e dei film sui Soliti Idioti, quindi già si può intuire come il livello sia qualitivamente basso. La colonna sonora non è originale, ma la musica dei Modà che regalano anche un concerto improvvisato è piuttosto piacevole. Oltre ai due comici resi famosi dalle Iene il cast può contare anche su Alessandra Mastronardi, Maria Di Biase, Alessandra Siarno, Giovanni Mancini e Massimo Popolizio.

 

 

La storia parla di due amici inseparabili, Pio (Pio D’Antini) e Amedeo (Amedeo Grieco), che condividono la passione per il calcio e un’impresa di pompe funebri piuttosto particolare nella loro Foggia. Il primo sta per coronare il suo sogno d’amore con Rosa (Alessandra Mastronardi), il secondo vorrebbe passare dalla maglia del Real Zapponeta a quella del Milan. Proprio durante la festa di addio al celibato Pio scopre che la sua donna ha girato un video hard e viene convinto da Amedeo a mollare tutto e ad iniziare un divertente viaggio on the Road che toccherà i salotti romani fino ad arrivare al ristorante Giannino e alle discoteche VIP milanesi. Proprio qui una triste verità verrà a galla e alla fine Pio cercherà di riconquistare il suo amore ad Amesterdam dove Rosa era scappata con l’amica Marika (Maria Di Biase) per sfuggire alle malelingue. Persino i Modà aiuteranno Pio nell’impresa di riconquistare la propria amata.

 

 

Il film punta tutto sui due protagonisti che riescono ad essere divertenti e spontanei alla loro prima volta sul set. Purtroppo lo script è piuttosto debole poiché si ha sempre la sensazione di quello che stia per succedere. Le location sono molto belle e variegate, la partecipazione dei Modà ha risollevato notevolmente il film dando anche un motivo in più ai fans di far crescere il botteghino. Il cinema italiano purtroppo non è solo La Grande Bellezza, anche esso prodotto da Medusa, questo film non ha nulla di originale ma punta forte sul far divertire gli spettatori e riesce parzialmente nel suo intento. C’è anche un modo per far divertire cercando di inserire un minimo di culturale all’interno di una pellicola, come nell’ultimo Tutta colpa di Freud solo per citare un esempio, e andare nelle sale per le risate di Pio e Amedeo è sconsigliabile. Purtroppo la maggioranza del pubblico italiano contribuirà a crescere gli incassi di Pietro Valsecchi, che sembra aver trovato la formula vincente.

Valutazione: 5,5

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