Proprio ieri, giorno 8 Gennaio, Angelina Jolie si è recata a Roma per mostrare il suo ultimo film, Unbroken, a Papa Francesco. Il suo lavoro più recente la vede impegnata sotto la veste di regista per raccontare la vera storia dell’eroe olimpico Louis Zamperini, che in seguito ad un incidente aereo durante la seconda guerra mondiale, riuscì a sopravvivere su una zattera per ben 47 giorni, per essere poi spedito in un campo di prigionia, a seguito della cattura da parte della marina giapponese.
Il film, che si ispira all’omonimo romanzo di Laura Hillenbrand , esce nelle sale cinematografiche il 29 Gennaio. Presentato in anteprima al Vaticano, presso la Casina Pio VI, hanno partecipato alla proiezione sia l’attrice che Luke Zamperini, figlio del noto atleta, oltre ad alcuni membri e funzionari del Vaticano stesso. Il Pontefice, che a causa di importanti impegni non ha preso parte alla visione del film ha voluto comunque parlare con la Jolie in udienza privata.
Conoscitore delle vicende del noto atleta, che è riuscito una volta tornato a casa a superare i disturbi post traumatici da stress attraverso la fede, Papa Francesco ha considerato in maniera favorevole la proiezione del film presentato da Angelina Jolie. Un’esperienza che per l’attrice è stata particolarmente apprezzata, tanto da affermare che: “Essere invitata a proiettare Unbroken in Vaticano è un’onore e un tributo all’eredità di Louis, un uomo di fede che testimonia il potere del perdono e della forza dello spirito umano”.
Un’impresa che non sembrava facile, visto il precedente rifiuto della proiezione del film Noah con Russell Crowe. Un’esperienza che ha inoltre avvicinato molto l’attrice alla fede religiosa, affermando come le riprese del suo film l’abbiamo avvicinata molto a Dio e come la spiritualità delle vicende del protagonista l’abbiano toccata nel profondo.
“Quando ci si trova davanti ad un ostacolo si deve accettare la sfida e cercare di non soccombere” afferma la Jolie. “Non siamo soli al mondo. Non so se ci sia un nome per quello, una religione o una fede, so solo che c’è qualcosa di più grande di noi e che ci unisce ed è bello”.