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pave durov apple

Negli ultimi giorni ha fatto molto parlare la vicenda di Telegram e Apple.

La app di messaggistica rivale di Whatsapp è stata infatti bandita in Russia, dove l’azienda si è rifiutata di dare i codici per decriptare le conversazioni ai servizi di sicurezza. La scelta dello sviluppatore Pavel Durov nasce dal desiderio di proteggere i suoi utenti, in particolare all’interno di un paese dove non sono garantiti tutti i diritti principali e dove è facile venire arrestati per motivazioni politiche e religiose.

Ecco che, seguendo a ruota il governo russo, Apple ha bloccato gli aggiornamenti di telegram sui propri dispositivi, apparentemente rispondendo ad alcune richieste da parte dello stato. Il blocco è stato internazionale e avrebbe praticamente fermato l’avanzare dell’applicazione sui dispositivi che montano IOS.

La situazione si è sbloccata soltanto adesso, forse dopo il polverone che si era alzato e le accuse nei confronti della casa di Cupertino di fare il gioco di uno stato totalitario. Ecco che finalmente l’azienda ha caricato gli ultimi aggiornamenti che saranno quindi scaricabili sia su iPhone che su iPad.

Pavel Durov, dopo le dure accuse ha pubblicato un tweet dove ringrazia Apple e Tim Cook, ufficializzando il proseguo della sua battaglia, e liberando finalmente l’applicazione che promette la maggiore privacy sul mercato dal rischio di collasso.

Rimane da vedere adesso come si muoverà la Russia e se la scelta della compagnia possa portare a delle sanzioni o addirittura al blocco delle vendite dei prodotti Apple.

Nel frattempo Durov sta continuando a cercare di far valere la sua posizione e a legittimare i codici non consegnati. Questa di Telegram e Russia è una vicenda che interessa il mondo intero, Europa compresa. La questione delle intercettazioni e delle conversazioni criptate, è infatti un elemento cruciale all’interno di un mondo che si divide tra controllo totale e ricerca della privacy.

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