Dopo una serie di recensioni negative che hanno fortemente criticato le serie di Apple TV+, il responsabile della programmazione Kim Rozenfeld ha abbandonato il suo ruolo in azienda.
Un colpo basso per il servizio appena nato che, a quanto pare non decolla.
Le serie di Apple, apparentemente intriganti e particolari, sono state giudicate in modo molto negativo, in particolare quella sue cui la società puntava di più.
Le quattro serie esclusive attualmente disponibili su Apple TV+:
The Morning Show, See, Dickinson e For All Mankind, non hanno ottenuto un grande successo.
Apple ha comunque confermato l’arrivo di una seconda stagione per tutte le sue nuove produzioni.
Di sicuro la compagnia ha osato esplorare nuove tematiche senza accodarsi alla concorrenza ormai ferma su alcuni stilemi.
La sperimentazione purtroppo non sempre premia, né come risultati di pubblico e, a volte, nemmeno come qualità.
C’è da dire però che serie come The Morning Show hanno ottenuto valutazioni molto positive da parte del pubblico.
“Gli spettatori non sono critici”, ha commentato l’analista Eric Haggstrom di eMarketer a The Verge. “Le persone guarderanno questi spettacoli, indipendentemente da cosa dicono i critici. Il fatto che continueranno a guardarli dopo un mese dipende dalla qualità”.
Resta quindi da vedere quale sarà la reale reazione del pubblico.
Spesso infatti la critica prende abbagli e segue la moda del momento, il pubblico invece guarda ciò che ha voglia di vedere e ciò che lo appassiona, lasciando alla critica il tempo che trova.
Apple TV ha un prezzo di 4,99 euro al mese e permette di effettuare una prova di sette giorni.
Interessante l’estensione fino a sei persone dell’abbonamento.
Il futuro di Apple Tv potrebbe essere positivo, tutto sta nel capire che cosa la compagnia stia preparando e come evolveranno le attuali serie.
Di sicuro però, Apple sembra non aver puntato a un lancio esplosivo, senza prodotti davvero forti da mostrare e con un numero abbastanza ridotto di serie e film.