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Azzolina bocciata, o meglio bocciata, e questo vale solo per il Piemonte, la sua richiesta di far misurare la febbre agli alunni, direttamente da parte delle famiglie. Quello che lei aveva proposto è stato prontamente respinto dal Tar, cioè dal Tribunale amministrativo regionale. La linea del Piemonte infatti ha rifiutato le idee della ministra, dichiarando che le famiglie dovranno presentare autocertificazione. In assenza di questa, la scuola dovrà provvedere alla misurazione della febbre. Questo significa che solo in Piemonte le famiglie dovranno presentare questa dichiarazione. Al livello nazionale invece, saranno le famiglie ad occuparsi della misurazione. Si precisa che Azzolina è stata anche ampiamente criticata sui social, nonché anche da numerosi genitori.

 

Azzolina bocciata: il Tar vince

 

Azzolina bocciata, o meglio criticata aspramente. Il Tar infatti e la linea del Piemonte hanno avuto la meglio sull’idea della ministra di far misurare la febbre agli alunni dai genitori. Questo spingerebbe a basarsi solo sulla fiducia, ma rischierebbe di aumentare i contagi. Basterebbe infatti una dimenticanza da parte di un genitore, per far infettare tutta la scuola. Per evitare questo, il Tar ha deciso che le famiglie piemontesi dovranno autodichiarare di aver effettuato la misurazione. Qualora tale autocertificazione fosse assente, sarà compito della scuola verificare la misurazione. Tale decisione vale solo per il Piemonte, mentre a quanto pare, nel resto d’Italia, sembrerebbe essere stata accettata dalle regioni, la linea di Azzolina. Tutto questo tra l’altro è stato giudicato assurdo, anche perché, per l’ennesima volta, anziché seguire una linea unica in tutta Italia, ogni regione segue decisioni diverse.

 

Tutti furiosi contro la ministra

 

L’idea di far misurare la febbre alle famiglie in realtà è stata criticata anche da tantissimi genitori. Il problema infatti è che, come avviene in tutti i luoghi pubblici, è la scuola che dovrebbe accertarsi di misurare la temperatura. Insomma, la ministra Azzolina per ora è stata bocciata dal Piemonte, ma in realtà tante altre regioni la criticano. Le problematiche infatti rimangono numerose: banchi che mancano, scuole chiuse per contagi, altre che non possono aprire per mancanza di personale. Insomma, una grande confusione e nient’altro.

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