CONDIVIDI
bambini e smartphone pericolo

Secondo i recenti studi, ormai giocattoli e videogiochi non interessano quasi più ai più piccoli, in particolare se l’alternativa è uno smartphone.

Il mondo smartphone e quello dei social conquistano in modo totale i più piccoli, arrivando a livelli di ossessione, oltre che danneggiando notevolmente la vista e l’attenzione, specialmente per chi è in tenera età. Anziché giocare ai videogiochi come le vecchie generazioni, i bambini desiderano ardentemente un telefonino, oggetto amato da sette bambini su dieci. Tra le attività preferite ci sono le foto, le riprese, la condivisione sui social network e la navigazione internet. Non mancano giochi mobile, come il celebre Fortnite, ma a farla da padrone è proprio l’oggetto, le sue componenti il touchscreen e le varie applicazioni che si possono scaricare più o meno liberamente.

Gli smartphone diventano così una vera e propria piaga che coinvolge il 71% dei bambini italiani, unendosi ai tablet che coprono il 60%. I videogiochi ricoprono inaspettatamente solo il 40%, la tv il 63%.

Una situazione da osservare con attenzione dal momento che, a differenza di giocattoli che permettono un gioco creativo e videogiochi che, almeno in alcuni casi, riescono a raccontare una storia e a far scoprire interi mondi, l’intrattenimento smartphone è piuttosto riduttivo, e si basa solitamente su azioni legate ai social, incapaci di portare alcun arricchimento culturale e, spesso foriere di cattivi messaggi, brutte abitudini e pericolose conoscenze. Uno specchio preoccupante per il paese, dove i bambini cadono vittima delle campagne promozionali delle grandi aziende, finendo per desiderare in modo smodato, oggetti ufficialmente realizzati per il mondo degli adulti.

Il consiglio è quello di tenere gli occhi aperti e, se concedete l’utilizzo dello smartphone ai vostri figli, controllare rigorosamente che la navigazione e il mondo app siano protetti da filtri per i più piccoli. I bambini in tenera età infatti potrebbero trovare contenuti traumatizzanti oltre che sviluppare cattive abitudini comportamentali esposti ai contenuti della rete.

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

18 − quattordici =