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Con il termine “bioedilizia” si intende indicare un tipo di edilizia, o meglio un suo ramo, che tra l’altro si sta diffondendo sempre di più. Per la precisione il termine “bio” che compone la prima parte della parola si deve all’uso di materiali naturali o comunque che derivano da elementi presenti in natura e che non sono minimamente nocivi per l’uomo. Questo però non è tutto, anche perché ci sono altri elementi che compongono questo particolare ambito.

 

Bioedilizia: di che cosa si tratta esattamente e le sue caratteristiche particolari

 

La bioedilizia comprende una serie di caratteristiche che si stanno diffondendo sempre di più tra le tecniche di costruzione degli edifici pubblici e anche privati. Anche se per ora in Italia non se ne parla molto, in reaòtà già molti immobili presenti nel mondo, sono composti da elementi naturali. Questa però non è l’unica caratteristicha del ramo bioedile. Piuttosto, oltre alla presenza di elementi come terra, fibre di canapa, legno a comporre le pareti, ci sono anche tanti altri fattori da considerare. Tra questi, il fatto che tutti gli edifici che si costruiscono sono realizzati in modo da rispettare l’ambiente, ma non solo. Sono presenti infatti anche tantissimi vantaggi derivanti da edifici bioedili.

 

I vantaggi di questo particolare ramo dell’edilizia

 

Tra gli altri aspetti positivi dell’edilizia bioedile vi è anche il fatto di poter risparmiare sul consumo energetico, in quanto si tratta di costruzioni ecosostenibili. In più si possono costruire, sfruttando i principi bioedili, anche immobili con elevate capacità termiche. A tutto questo si aggiunge anche il fatto di poter avere a disposizione migliori condizioni di salute, perché se gli elementi sono di origine naturale, non vi saranno sostanze tossiche. Tra l’altro, i materiali rimangono molto resistenti e quindi in grado di assicurare la sicurezza, per tutti coloro che si trovano all’interno dell’edificio.

 

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