Il Bitcoin è stato un argomento virale nel corso dell’anno, dopo un crollo del suo valore però il tema è tornato al mondo della finanza e degli investitori, abbandonando la massa e ritornando da dove era venuto.
Nel frattempo per le criptovalute sono più vive che mai, e permettono a milioni di persone di arricchirsi attraverso scambi, trading e semplicemente con il mining, legale o meno che sia (molti dei nuovi virus infatti trasformano i nostri pc e smartphone in macchine da mining di criptovalute).
Ecco però che nel panorama della finanza USA si vede la nascita della prima lobby del Bitcoin.
L’industria delle criptovalute si è infatti unita creando la Blockchain Association, primo vero gruppo lobby del settore che difenderà gli interessi del mondo delle criptovalute.
Il gruppo vede tra i suoi membri Coinbase e Circle assieme alla Start Up Protocol Labs. Il progetto è quello di comunicare direttamente col mondo politico e creare una stabilità per il mondo delle monete alternative, viste da molti media come il futuro della finanza.
Fra gli investitori più noti troviamo Digital Currency Group e Polychain Capital. La Blockchain Association ha come primo obiettivo la modifica della valutazione del fisco USA delle criptomonete.
A quanto pare quindi, quello che era nato come progetto clandestino di modifica del settore, si è trasformato in qualcosa che si muove agilmente all’interno del sistema. Per certi versi viviamo così la caduta del sogno anarchico del Bitcoin originale, d’altro canto potrebbe essere il momento di tornare a parlare di criptovalute, la tutela da parte di una potente lobby potrebbe infatti far crescere di nuovo il valore delle monete elettroniche, oltre che stabilizzare finalmente il loro valore, soggetto a una volatilità troppo pericolosa per i meno intraprendenti e per chi non ha somme ingenti da rischiare sul mercato finanziario.