Continua la nostra analisi del box office della stagione cinematografica appena conclusa: dopo aver visto i trionfi di Zalone, Disney e Di Caprio e i flop di molti italiani, adesso vediamo chi ci ha sorpreso e chi, invece, ha profondamente deluso.
SORPRESE
Grandi sorprese le abbiamo avute, in primis, da tre opere prime tutte italiane. La prima è la commedia demenziale Fuga di Cervelli, esordio alla regia di Paolo Ruffini, che, con il suo seguito di Colorado e web-star, porta a casa, nonostante la qualità non eccelsa del film, 5 milioni di euro. Si aggirano su quota 4 milioni, invece, due autentiche sorprese, sia di pubblico che di critica: La mafia uccide solo d’estate, debutto della rivelazione Pif, e Smetto quando voglio di Sidney Sibilla.
Anche il cinema d’autore non ha sfigurato in quest’annata. Nel periodo natalizio, periodo dominato da cinepanettoni e action, un gioiellino come Philomena è stato molto apprezzato dal pubblico italiano, tanto da portare a casa la bellezza di 6 milioni di euro. Il periodo primaverile, quest’anno particolarmente scarso, è stato caratterizzato dagli inattesi successi (4,5 milioni di euro caduno) del gioiellino Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che non aveva mai raggiunto simili numeri, e Gigolò per caso, diretto da John Turturro, trainato ampiamente dalla presenza di Woody Allen nel cast, oramai autentica garanzia d’incassi in Italia.
Infine sorprendenti sono stati anche gli oltre 5 milioni raccolti, sempre durante le feste natalizie, da Capitan Harlock, che ha trascinato al cinema numerosi nostalgici.
DELUSIONI
Dopo il dolce, l’amaro. Tanti sono stati i film che, durante questa stagione, non hanno ottenuto i risultati che si aspettavano. In primis The Amazing Spider-Man 2. Il secondo capitolo delle nuove avventure dell’Uomo Ragno ha portato a casa ben 9 milioni di euro, una cifra positiva, ma non esaltante, visti i 2 milioni circa persi rispetto al primo capitolo e considerato che è il primo film sull’Uomo Ragno che non supera la soglia dei 10 milioni.
Altro sequel, altra perdita. Se nel 2011 aveva stupito tutti l’inatteso boom de I Puffi (oltre 11 milioni in Italia), il secondo capitolo, giunto a 2 anni di distanza, ha perso oltre 5 milioni rispetto al primo capitolo, portando a casa circa 6,5 milioni di euro.
Successo da 250 milioni di dollari negli USA, The Lego Movie, acclamato dalla critica di tutto il mondo, in Italia ha raccolto solo 3,3 milioni di euro: vista la notorietà del brand e le aspettative, si ci aspettavano altri numeri.
Non si ci aspettavano numeri stellari, visti i divieti e il genere, ma sicuramente la curiosità avrebbe dovuto portare risultati più lusinghieri a Nymphomaniac, film scandalo diretto da Lars Von Trier: 842 mila euro la prima parte, addirittura 333 mila la seconda.
Anche l’Italia ha la sua piccola delusione: Aspirante Vedovo, commedia con la coppia De Luigi/Littizzetto, partito a razzo (2 milioni circa il primo weekend), ha chiuso la sua corsa senza raggiungere i 5 milioni, un risultato modesto.