Nicklas Bendtner fa ancora parlare di sé, non per meriti sportivi, ma per problemi con la giustizia e scene di ordinaria follia che sembrano costellare la sua esistenza.
L’attaccante danese, classe 88, conosciuto in Italia per aver indossato la maglia della Juventus e aver vinto un campionato, avrebbe infatti fatto un gran caos in una notte di bagordi a Copenaghen. Notte che si sarebbe conclusa con l’arresto, dopo che il calciatore avrebbe aggredito e rotto la mascella ad un taxista.
Al momento non arrivano commenti, né dai portavoce dello stesso Bendtner, né dal team locale nel quale attualmente milita.
Secondo la ricostruzione, Bendtner avrebbe passato la notte in un lussuoso night club di Copenhagen per poi chiamare un taxi.
E’ stato all’arrivo di quest’ultimo che per qualche motivo si è scatenato un litigio conclusosi con la violenza.
L’episodio è stato confermato dalla stessa compagnia di taxi, di conseguenza la notizia sembra assolutamente reale.
“Siamo stati avvisati del problema e il tassista ci ha detto che il protagonista era Bendtner. Siamo tutti molto scossi. E questo vale per tutti gli operatori del settore. La polizia di Copenaghen ci ha confermato di aver ricevuto una segnalazione per un atto di violenza perpetrato nei confronti di un tassista alle 2:41 della notte”. Al momento quindi il calciatore sarebbe in manette per aggressione, restano ancora da capire le esatte dinamiche dell’evento.
Niente di nuovo però nel mondo calcistico, dove i giocatori si lasciano spesso andare ai peggiori eccessi, finendo coinvolti in vicende anche più gravi di queste che vanno dallo sfruttamento della prostituzione alla violenza domestica.
Sotto il punto di vista culturale, il mondo del calcio non è purtroppo più sano, anzi, diremmo noi che è una sorta di malato terminale, lo testimoniano i frequenti eventi di questo tipo che nascono probabilmente dal senso di onnipotenza del mercato calcistico che trasforma semplici atleti in delle star.
