“Un’annata positiva, nonostante il periodo di crisi“. Si dice soddisfatto Carlo Cremona, presidente dell’Omovies Film Festival, rassegna di Cinema omosessuale, transgender e questioning, a proposito dell’ottava edizione della manifestazione tenutasi a Napoli lo scorso dicembre. Le tematiche trattate nel film festival saranno portate al GURT 2015, un convegno organizzato dalla Georgetown University denominato Diversity and Super-Diversity: Sociocultural Linguistic Perspectives.
“Omovies è arrivato all’ottava edizione ed è già partito su internet il bando per la prossima“, afferma Cremona a nostri microfoni. “Quest’anno l’università di Napoli L’Orientale ha presentato al GURT 2015 dei banner di studio sul tema diversity & super-diversity, avendo l’opportunità di dimostrare a un palcoscenico mondiale i progetti che passano attraverso il nostro film festival. Noi ne siamo onoratissimi, anche perchè credo sia l’unico progetto italiano che vedremo al GURT e avrà tre ore di simposium dedicato.”
Continua il presidente del film festival: “Omovies nel 2010 stato considerato nel 2010 una buona prassi dall’ufficio UNAR e menzionato nel Libro Bianco Europeo. Questo ulteriore riconoscimento internazionale pone quindi un altro tassello di eccellenza su questo progetto tutto Made in Naples e che porta Napoli, la Campania e l’Italia in vetrina. In un anno in cui saremo protagonisti anche con l’Expo di Milano. Speriamo che questo possa costituire una spinta decisiva per far comprendere alle amministrazioni locali – ancora poco attente sul tema – l’importanza di questo tipo di organizzazioni. Siamo invece pienamente soddisfatti del rapporto che si è consolidato nell’ultimo anno coi soggetti privati, in particolare con Lancia e Motor Village di Napoli.”
Il progetto che vedrà protagonista Omovies al GURT sarà diretto da Giuseppe Balirano, docente di linguistica all’università di Napoli L’Orientale.
“Quello oggetto del GURT è un tema molto sensibile soprattutto in campo sociolinguistico. Abbiamo voluto rappresentare dunque, attraverso i cambiamenti della lingua – applicati alla dimensione filmica – nuove realtà, nuovi attori sociali emergenti“, afferma Balirano. “Proponiamo Omovies perchè un corpus immenso di film e cortometraggi per conoscer realtà di tipo diverso non solo dal punto di vista sociolinguistico ma anche di tipo cinematografico e sociale. Il team che abbiamo costituito è composto non solo da linguisti ma anche da storici del cinema e semiologi. Vedremo la situazione da un punto di vista diverso: sarà particolarmente interessante vedere la reazione degli Stati Uniti, essendo la tematica proposta differente rispetto alle altre. Siamo già sorpresi positivamente dallo spazio che ci hanno concesso all’interno dell’evento.“