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Tra gli ospiti di Fabio Fazio di domenica 17 gennaio troveremo un’inedita coppia di attori, quella formata da Carlo Verdone e Antonio Albanese.
I due, nel salotto di Rai 3, presenteranno il film “L’abbiamo fatta grossa”, in uscita nelle sale il prossimo 28 gennaio.

Verdone, che del film oltre ad esserne protagonista ne è anche regista e sceneggiatore, ha voluto al suo fianco il talento comico di Antonio Albanese, per raccontare una storia leggera e divertente.

Il film racconta la storia di un incontro casuale tra Yuri Pelagatti (Antonio Albanese), un attore di teatro talmente in crisi per la separazione dalla moglie da non riuscire più a ricordare le battute in scena, e Arturo Merlino (Carlo Verdone), un investigatore da quattro soldi che vive a casa della vecchia zia vedova.
Yuri assume Arturo, credendolo un grande professionista, perché vuole provare l’infedeltà dell’ex moglie, ma finisce per essere tutto un disastro. I due per errore entrano in possesso di una misteriosa valigetta contenente 1 milione di euro e da lì comincia una serie interminabile di rocambolesche avventure, equivoci e divertentissimi guai.

“L’abbiamo fatta grossa” vede per la prima volta insieme sul grande schermo la coppia Verdone/Albanese, una collaborazione che si prospetta scoppiettante stando all’incredibile carriera comica dei due singoli attori.

Carlo Verdone, oltre ad aver segnato la storia del cinema italiano come attore con le sue maschere dell’italiano medio in film memorabili come Un sacco bello, Viaggi di nozze e Bianco, rosso e Verdone, è anche un prolifico regista, giungendo con L’abbiamo fatta grossa al suo 25° film, dopo i più recenti successi di Posti in piedi in paradiso del 2012 e Sotto una buona stella del 2014.

Il talento del comico romano si fonde in questo film a quello di Antonio Albanese, poliedrico interprete della scena italiana. Albanese, infatti, raggiunge la popolarità grazie all’interpretazione di personaggi cult nella trasmissione Mai dire gol nonchè al fenomeno di costume Cetto La Qualunque, ma possiede anche una spiccata verve drammatica (non a caso si è diplomato alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano), dimostrata in pellicole impegnate come Tu ridi dei fratelli Taviani (1998), La lingua del santo di Carlo Mazzacurati (2000) e La seconda notte di nozze di Pupi Avati (2005).

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