Il Carnevale di Venezia è uno dei Carnevali più famosi al mondo. E forse anche il più antico, dal momento che la prima fonte di questo evento risale circa al lontano 1.100 . I cittadini indossano maschere e costumi di tutti i tipi, e con queste possono nascondere totalmente la propria identità.
Così si annulla in questo modo ogni forma di appartenenza a classi sociali, qualsiasi distinzione per sesso o religione. Tutti diventano protagonisti di un mondo colorato e variopinto. Per questo motivo, un tempo, ogni qual volta si incontrava per strada un personaggio, si usava il saluto “Buongiorno signora maschera”.
Come ben sappiamo, il Carnevale è la festa che precede la Quaresima, e oggi ha la durata di circa 10 giorni. Ma prima non era così, un tempo i festeggiamenti iniziavano già da Ottobre, e si intensificavano poi nel periodo dell’Epifania.
Ma in realtà, i festeggiamenti in quel di Venezia non finiscono davvero mai. Tutto l’anno milioni di turisti possono respirare nella famosa città un’aria di festa e di spensieratezza, accompagnata e intensificata dalle numerose maschere, che si vedono esposte fuori le caratteristiche botteghe.
Tempo fa i Veneziani, con l’arrivo del Carnevale, mettevano da parte qualsiasi impegno, e si dedicavano completamente ai divertimenti, si facevano sfilate in maschera, si costruivano palchi negli spazi aperti, lungo la Riva degli Schiavoni e in Piazza San Marco.
Per tutta la città c’erano giocolieri, musicisti, acrobati, venditori ambulanti (di dolci, frittelle, castagne e frutta secca). Durante il Settecento, il Carnevale a Venezia, veniva considerato come un vero e proprio momento di svago, di divertimento e di pura fantasia. Un momento in cui tutto sembrava possibile, tutte le cose brutte si buttavano via, per lasciare spazio a istanti di gioia e spensieratezza.
Il Carnevale non è solo una festa, è un sentimento di appartenenza, è sentirsi felici di appartenere ad una città magica, e unica al mondo. In quel secolo Venezia era in mano a Giacomo Casanova, che la rese un mondo decorativo e galante, vissuto da pittori come Boucher e Fragonard. E un mondo vissuto dal grande Carlo Goldoni, padre della Commedia dei Caratteri e un nome immenso del teatro europeo.
Se si pensa invece al secolo Ottocento, il Carnevale di Venezia diventa espressione del mito romantico, e attira in città artisti, scrittori come Foscolo, e principesse come Sissi d’Austria. Anche oggi, come allora, tantissime persone vengono attratte dal mondo veneziano, e in particolare nel periodo del Carnevale, non mancano folle di turisti che giungono nella città per ammirare tutto ciò che accade.
Una continua rappresentazione di allegria e giocosità, di maschere, di personaggi, di balli, scherzi. Forse gli eventi più affascinanti, ieri e oggi, restano i balli in maschera nei sontuosi palazzi veneziani, quelle feste sfarzose e meravigliose che abbiamo visto solo nei film. Ma chissà, forse un giorno, recandoci nella città galleggiante , potremo prendere parte a uno sfarzoso ballo in un gran palazzo, e sfoggiare la maschera più bella che abbiamo scelto.