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Joann Sfar, disegnatore del giornale satirico Charlie Hebdo, che tutti colleghiamo immediatamente al triste attentato avvenuto neanche un anno fa (7 gennaio 2015) e costato la vita a 12 persone, ha deciso di esprimere in modo particolare la propria rabbia e tristezza per la nuova ondata di violenza a Parigi. Ha preso della carta bianca e ha lasciato parlare la penna, quella penna che dovrebbe avere la forza di ferire più della spada.

Amici di tutto il mondo, grazie di aver pregato per Parigi, ma non abbiamo più bisogno di religione! La nostra fede è per la musica, per i baci, per la vita, per lo champagne e per gioia! Parigi è per la vita.

Il terrore ha colpito la normalità, la serata con gli amici, il bicchiere di birra in compagnia, l’amore per la musica, la voglia di divertirsi e amarsi al cospetto del mondo. L’odio verso chi decide di vivere la vita va combattuto rispondendo con rinnovata gioia di vivere. Non bisogna lasciare spazio al compatimento, alla tristezza, a una preghiera distaccata. La nostra preghiera la dobbiamo recitare vivendo, ci dice il disegnatore.

Parigi, e con essa il mondo intero, davanti alle barbarie FLUCTUAT NEC MERGITUR, viene franta dai flutti, ma non affonda. Questo deve essere il motto di questi giorni difficili, un messaggio di coraggio e speranza. Un inno alla luce della gioia che riesce a vincere chi ama il buio della morte.

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