Checco Zalone ci riprova. Dopo il successo di “Siamo una squadra fortissimi”, che nel 2006 accompagnò l’Italia fino al trionfo di Berlino, il comico pugliese torna con un nuovo pezzo, dedicato ai Mondiali di calcio in Brasile. La canzone si intitola “Tapinho” ed è stata presentata oggi in anteprima a DeeJay Football Club, trasmissione sportiva condotta da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa sulle frequenze di Radio Deejay.
Dall’episodio della banana lanciata al difensore del Barcellona Dani Alves, ai fischi indirizzati ai calciatori di colore fino al bacio tra Rakitic e Carriço durante la finale di Europa League, il nuovo tormentone di Checco Zalone ironizza – in perfetto stile Bossanova – su quelli che sono atteggiamenti malsani e tabù del calcio di oggi, razzismo e omofobia.
L’ultima volta ci andò bene. In Germania l’Italia alzò al cielo la Coppa del Mondo. E questa volta? Zalone, in collegamento telefonico, non si sbilancia sulle sorti dell’Italia: “Arriveremo terzi – dice – ma nel nostro girone”. E aggiunge: “Dipende da Cassano, è lui l’artista”.
Testo Tapinho – Checco Zalone
Ehi, a ti, tifosu razzista
io capisco tu punto di vista
che uomo bianco non è come u neru
sotto la doccia ti dico veru
e allora sfuttimi, sfuttimi como vuoi tu
e quando tocco palla fammi huhu
ma su una question, una soltanto
te pregunto
si por favor puoi lanciarmi una prugna
un avocado, una mela cutugna
perché u destinu a me mefitico
m’ha fatto neru e stiticu
Io la banana non la mangio
si no cagar sarà un miraggio
si entro nel bagno questo giugno
ci rimango sino a maggio
io la banana non la mangio
ti prego gettami un’arangio
una susinha, un’albicocca
una frutta che non blocca
A te che alzasti a coppa de Europa Liga
che desti un bacio in bocca au tuo colliga
chissà se eri a favor dell’omosessao
o contro u Benfica
leviamoci ogni dubbio amici miei
io sta simbologia la invertirei
un bacio in bocca contru u razzismu
e la banana dei diritti gay
Io la banana non la mangio
mi mette u stomaco a disagiu
ma quale gesto di razzismo
questo è un vero salvataggiu
a me a banana me fa male
io non mi gioco sto mondiale
come u destino fu maligno
me presento, io soi Tapinho