Dopo quasi 10 anni di attività chiude tristemente la startup siciliana Mosaicoon, progetto di Ugo Parodi Giusino, palermitano col sogno di dar vita a una Sylicon Valley all’italiana in Sicilia.
Mosaicoon non è riuscita a resistere all’avanzata dei colossi tech e delle grandi compagnie del settore. Dopo una storia di successi con più di 100 posti di lavoro creati e ben 8 sedi a livello mondiale. Con fatturati che toccano i 20 milioni di euro, la startup ha visto un drastico calo della clientela, seguito dal calo dei fondamentali investimenti, vera bolla sulla quale vivono buona parte delle startup che le rende così volatili.
A questo punto, all’azienda non rimane che chiudere, questo non toglie che Mosaicoon possa essere considerata un simbolo di grande innovazione, una strada da seguire per il futuro tecnologico del paese.
«Ci siamo confrontati con il mondo, lo abbiamo fatto da casa nostra, in costume, in un palazzo a vetri da cui si vede il mare. Questo è un privilegio. Vorrei che la notizia della chiusura non compromettesse il messaggio di possibilità che noi, in questi 10 anni, abbiamo sempre e comunque portato avanti» ha spiegato il CEO di Mosaicoon intervistato su PalermoToday «Devono prevalere i risultati raggiunti, deve restare un’immagine di Sicilia che ce la può fare».
La storia di Mosaicoon è davvero incredibile, la startup, infatti è nata da un investimento di 10.000 euro basato sui risparmi dell’allora diciottenne Ugo Parodi Giusino. Tutto è cominciato con una piccola casa di produzione video, seguita da una web tv nata nel 2008. E’ da qui che Mosaicoon ha preso piede trasformandosi in un marketplace dedicato a professionisti del pubblicitario e aziende in cerca di di progetti.
L’azienda si lentamente trasformata, diventando un ambiente di lavoro incredibile sul modello prettamente USA che ricalcava lo stile dei grandi uffici per creativi della Sylicon Valley, tra design pop e ambienti ricreativi.