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Ventidue anni e un talento innato per la danza, un ballerino senza eguali che ha saputo farsi strada nella scuola di Amici: Christian Pace, il ballerino di Olevano Romano che lo scorso anno ha preso parte alla trasmissione di Maria De Filippi, arrivando fino alle serali. A distanza di un anno si sente ancora parlare di Christian- ormai un avviato insegnante di danza- e la sua pagina Facebook conta oltre 27mila like. Il noto ballerino ha rilasciato quest’intervista a Blog di Cultura, con la gentilezza e la simpatia che lo caratterizzano, ricordando i momenti più belli trascorsi nella scuola di Amici e svelandoci i suoi sogni nel cassetto.

Christian Pace: ''Dopo Amici sogno una mia scuola'' (INTERVISTA)

Come e quando sei entrato nel mondo del ballo? Cosa rappresenta per te la danza?

Christian: Ho iniziato a ballare quando avevo undici anni, facendo hip hop ad Olevano; l’anno seguente ho visto la prima coreografia di moderno e ho deciso di ballare anche questo genere, poi la mia insegnante mi ha spinto a studiare danza classica. Insomma, è stato un susseguirsi di cose e mi sono ritrovato a fare duecento lezioni a settimana [ride, ndr]. La danza, per me, è semplicemente un qualcosa di cui non riesco proprio a fare a meno, come quando hai sete e hai bisogno di bere. Vivo spinto dall’esigenza di ballare, di muovermi, riesco a sfogarmi e a sentirmi appagato solamente così. La danza è l’unica cosa che mi fa sentire a posto con me stesso.

Ci racconti il tuo percorso per entrare nella scuola di Amici?

Christian: Ho fatto il provino con dei miei amici un po’ per gioco, era una cosa senza impegno. Alcuni dei miei compagni si sono fermati prima mentre altri, come me, sono arrivati fino alla fine. Dopo il provino iniziale e le varie selezioni fatte con altri 2000 presenti mi hanno telefonato dicendomi che dovevamo registrare la prima puntata: ero contentissimo di poter ballare per la prima volta davanti a delle telecamere. Quella di Amici è un’esperienza indimenticabile in quanto decisamente singolare, è difficile riuscire a trovare qualcosa che ci somigli anche solo lontanamente. È stato tutto molto bello, soprattutto le cose che non sono state trasmesse: in televisione si vedono solamente quaranta minuti al giorno, mentre noi passavamo lì ogni singolo istante della giornata, ventiquattro ore continue. È davvero tanto, tanto, tanto dura.

A tale proposito, qual è stato il momento più bello trascorso nella scuola?

Christian: I momenti più belli sono tutti quelli che all’interno del programma non fanno riferimento ad esso, ovvero la parte umana e relazionale, i rapporti che si creano con le altre persone, cantanti e ballerini con cui ti confronti quotidianamente, ti supporti, ti consigli. Questo aiutarsi a vicenda è stato l’aspetto più interessante dell’intera esperienza. Più di tutti sono rimasto in contatto con Cristian Lo Presti, il ballerino che ha partecipato nell’ultima edizione di Amici: era entrato lo scorso anno insieme a me, ma per un incidente ha dovuto lasciare il programma. Io e lui abbiamo legato tantissimo e siamo tuttora in contatto, ultimamente gli ho fatto anche delle foto. La nostra è un’amicizia bella, vera e confidenziale.

Christian Pace: ''Dopo Amici sogno una mia scuola'' (INTERVISTA)

Quale esibizione fatta nella scuola ricordi con più piacere?

Christian: Sicuramente quella in cui Miguel Bosé recitava una poesia e io danzavo sulle note di un pianoforte. È stata una delle ultime esibizioni fatte prima di uscire dalla scuola, ma è anche una delle mie preferite perché l’ho vissuta davvero bene e in modo intenso. E poi le coreografie di Giuliano Peparini hanno tutto un altro fascino, c’è poco da fare.

Rimaniamo in tema di coreografie: da ballerino a insegnante il passo per te è stato breve. Ti ritrovi in questa veste? Cosa vuoi trasmettere ai tuoi allievi?

Christian: L’indole dell’insegnamento ce l’ho sempre avuta, ho infatti tenuto un corso tutto mio a soli 17 anni. Ho sempre considerato l’eventualità di diventare insegnante di danza per poter trasmettere agli altri tutto ciò che è stato insegnato a me, anche perché credo che quando si crea un rapporto bellissimo tra insegnante e allievo c’è inevitabilmente una crescita, tanto che possono spiccare il volo anche coloro che non credevano di averne le capacità. L’insegnamento è una cosa che mi è sempre piaciuta, ma la prima vera spinta è stata grazie ad Amici: sono stato l’unico a presentarsi con delle coreografie proprie, dei pezzi montati interamente da me. Ho voluto sperimentare questa cosa, capendo che è questa la strada che avrei intrapreso nel mio domani perché è l’aspetto che più mi attrae del mondo della danza.

Quindi, sei soddisfatto del percorso che hai fatto nella scuola di Amici?

Christian: Soddisfattissimo e, soprattutto, contento. Lì dentro avvengono cose che ti cambiano tanto, avendo la grande opportunità di rapportarsi con persone nuove. Entri in un mondo particolare, ti ritrovi catapultato in una dimensione completamente diversa che ti fa crescere a livello artistico e umano. Penso che chiunque entri lì dentro sia soddisfatto di quello che fa, perché una volta uscito dalla scuola di Amici diventi una persona più matura e consapevole.

Christian Pace: ''Dopo Amici sogno una mia scuola'' (INTERVISTA)

Tornando alla tua amicizia con Cristian Lo Presti, pensi che un giorno vi troveremo a condividere lo stesso palcoscenico?

Christian: È una cosa da non escludere, assolutamente. Io e lui ci incontriamo molto spesso in sala proprio per ballare insieme, ci alleniamo e ci scambiamo emozioni e pareri. Un domani balleremo insieme su un palco? Non so dirti con certezza quel che succederà ma è più che possibile, spero che si presenti presto quest’occasione perché Cristian è uno dei miei migliori amici.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Christian: In primis c’è sicuramente la voglia di coronare il mio sogno più grande: diventare coreografo. Sogno di avere una mia scuola, una mia compagnia, dei “miei” ragazzi da seguire. Inoltre, spero di essere rispettato in tutto il mondo della danza, di venire considerato un elemento forte. L’aspirazione maggiore per il momento è questa, poi vedremo cosa accadrà.

Grazie a Christian Pace, da Blog di Cultura.

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