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Tensione Sanremo Governo

Davanti al pubblico allegria e ostentazione, dietro le quinte l’Inferno.

Viene descritto così il clima che si respira lontani dai riflettori in questa edizione di Sanremo.

“Dietro le quinte parlano di un clima ‘orrendo’, nuvole nere tra il cast artistico e i vertici di Rai1“. Scrive così il Corriere della Sera, confermato come quelle raccolte siano “voci assolutamente fondate” sul Festival di Sanremo.

La tensione nascerebbe, non solo dagli scarsi risultati della prima serata, ma anche da monologo di Bisio.

Nel testo di Bisio, scritto da Michele Serra, il testo della canzone di Claudio Baglioni veniva letto in chiave pro migranti e che si concludeva con un appello in diretta “al mondo Rai”: “Se vi fidate di lui, di noi, lavoreremo benissimo”.

L’intero testo sarebbe stato oggetto di una trattativa politica per arrivare a un compromesso: “perché le idee di partenza sarebbero state altre, più nette e dunque sicuramente più sgradite“, si legge.

Di fronte alla stampa tutti smentiscono, ma nel dietro le quinte la cosa sembra evidente.

Non c’è stata nessuna pressione diretta, anche se avvertivo la tensione intorno”, ha commentato Bisio e anche la direttrice di Rai1 Teresa De Santis ha spiegato “non aver mai chiesto di visionare preventivamente i testi. Sono stata consultata solo una volta su un passaggio sul quale ho detto la mia opinione, poi la cosa è stata fatta esattamente come me l’avevano proposta gli autori”.

Un situazione difficile, che vede i presentatori voler far politica, ma allo stesso tempo rivendicare la libertà di condurre la trasmissione a loro piacimento.

Un tira e molla che risulta abbastanza assurdo, se poi si pensa a come il baraccone di Sanremo, fatto di ostentazione, grandi firme, abiti da migliaia di euro e lusso sfrenato, sia forse la cosa più lontana dal mondo reale che si trova in Italia, oltre che il luogo meno adatto per trattare questioni reali e quotidiane.

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