La Giornata della Memoria si avvicina e per l’occasione Lucky Red porta in sala, per ben tre giorni, “Corri, ragazzo, corri“, film diretto da Pepe Danquart.
“Corri, ragazzo, corri” è appunto una corsa infinita verso la speranza, la libertà. La corsa intrapresa da Yoram Friedman durante la sua infanzia per fuggire all’Olocausto. Un’infanzia ferita e rubata sul serio, perché questa è una storia vera.
Come si può leggere anche nel romanzo di Uri Orlev, nel 1942 Jurek- un bambino di neanche dieci anni- è costretto a fuggire dal ghetto di Varsavia, allontanandosi dalla sua famiglia per salvarsi dalla furia dei nazisti.
Il bambino trascorrerà poi tre anni lunghissimi- che portano alla fine della guerra- in boschi e villaggi polacchi, dormendo sugli alberi e sulle lapidi, cacciando per poter mangiare, lavorando per farsi ospitare durante gli inverni gelidi tipici della Polonia, scappando dagli inganni delle persone che vogliono ucciderlo. Ci sono persone però che non vogliono ingannarlo, anzi, sono disposte a rischiare il tutto pur di aiutarlo.
Tra queste persone c’è anche la signora Herman– interpretata dall’attrice tedesca Jeanette Hain- che nasconde il piccolo Jurek- interpretato dai gemelli Andrzej e Kamil Tkacz- nella sua casa per salvargli la vita. Lo nasconde sotto falso nome, inventando per lui una nuova storia: Jurek finge di essere un bambino cattolico che porta al collo il crocifisso e che recita le preghiere, rischiando di perdere la sua reale identità ebraica.
“Corri, ragazzo, corri” è un film avvincente ed emozionante, una reale fonte di ispirazione per giovani e meno giovani. Quindi “correte” anche voi nelle sale cinematografiche il 26, il 27 o il 28 gennaio.
Non continuiamo a negare, iniziamo a ricordare.