De “Il corvo” di James O’Barr in molti conoscono il film, splendida pellicola tristemente famosa per la morte sul set di Brandon Lee. Meriterebbe però più visibilità l’opera che ha ispirato questo film cult e senza tempo.
L’opera a fumetti che prende il nome di “Il corvo” è uno dei grandi capolavori della narrazione a disegni che non può mancare nella collezione di nessun amante di fumetto e letteratura. Ci troviamo di fronte a un lavoro puro, sporco, nerissimo. La stesura del libro nasce dal bisogno dell’autore di sopravvivere al lutto della sua fidanzata, morta in un incidente d’auto mentre andava a prenderlo a casa. E’ nell’oscurità e nella depressione più assoluta che O’ Barr, partorisce quella che si consacrerà come una delle opere più belle e influenti nella storia del fumetto mondiale.
Il corvo è una discesa nell’abisso, uno sprofondare in un mondo nero e hard boiled che sembra incarnare la natura stessa della violenza e del dolore. Protagonista è il corvo, ragazzo sopravvissuto, o forse risorto dopo una brutale aggressione da parte di un gruppo di criminali strafatti di crack. Eccolo quindi lungo un percorso di vendetta dove, apparentemente infrangibile, seminerà morte e sangue mentre tenta irrimediabilmente di sopravvivere all’orrore dei suoi ricordi.
Il corvo è in realtà un viaggio nella disperazione, nel cuore nero e viscido della depressione più cupa, una ricerca di redenzione che si fonde con la violenza sfrenata e con la natura crudele del mondo.
Un libro che potrebbe accompagnarvi in certi momenti tetri dell’esistenza, così come un’opera imprescindibile che riesce a rappresentare l’animo umano in una allegoria di brutalità e dolcezza davvero indimenticabile.
Il libro è stato recentemente riproposto dalle edizioni BD, in una versione definitiva che comprende scene rimosse nella prima edizione e una prefazione aggiornata dallo stesso James O’Barr, da recuperare.