Rai sta cercando di contrastare l’intrattenimento online con la sua Rai Play.
La compagnia nazionale, sta probabilmente vedendo un cale spaventoso di spettatori, elemento che potrebbe portare il valore delle pubblicità a cifre minori danneggiando l’intero sistema.
Che la televisione sia destinata a finire non è un segreto, ed ecco come, mentre Mediaset stringe accordi con Netflix, Rai tenta con il suo Rai Play.
Per supportare il progetto sfrutta un testimonial entusiasta come Fiorello.
Tra i format per spingere al massimo la piattaforma on demand è “Viva RaiPlay” che vede, al fianco di Fiorello una serie di personaggi noti e meno noti come Enrico Cremonesi, Danti, gli Urban Theory, i Gemelli di Guidonia, l’attore e regista Phaim Bhuiyan, Vincenzo Mollica e il tiktoker da 7 milioni di follower Luciano Spinelli.
“Il ‘Buonasera signori e signore’ sarà abolito, non c’è più sera, mattina o pomeriggio, è un contenuto che può essere visto in qualunque orario”.
Ecco che gli show live sbarcano sulla app di RaiPlay, con un Rosario Fiorello che torna alla carica a 60 anni.
“Questo di VivaRaiPlay – spiega Fiorello alla presentazione “è un inizio, come la tv a colori, la terza rete. A volte mi sorprendo di come faccio ad accettare certe cose. Ho 60 anni, mi piacciono le sfide, se mi avessero chiesto di fare un programma di 4 puntate su Rai1 avrei detto di no, sarebbe stato facile, ma non altrettanto interessante. Farò uno show in 50 minuti, tutto da inventare, libero come sono sempre stato”.
La forza di Rai Play è il suo formato gratuito (retto naturalmente dal canone).
Se Rai sarà in grado di proporre contenuti interessanti, tra serie tv e film, potrebbe anche ottenere risultati positivi.
Questo “Viva Rai Play”, sembra invece un programma destinato al flop più totale.
Scimmiottare la televisione potrebbe non essere la mossa migliore per entrare su un mercato completamente diverso.