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La crisi di Governo prosegue.

La nascita di un nuovo esecutivo a guida Conte, non sarebbe però così semplice come preventivato e, nelle ultime ore, sono emerse alcune problematiche.

Nel particolare Luigi Di Maio viene descritto da numerosi giornali come sempre più solo.

Di Maio potrebbe infatti fare parte delle richieste del PD.

L’abbandono del vicepremier potrebbe essere un elemento chiave nell’alleanza M5S e PD.

“È chiaro che Luigi – spiega un esponente di primo piano dei 5 Stelle – se perde la premiership perde tutto; e chi lo riconoscerebbe più, dopo, come leader del Movimento?”.

Una situazione complessa che vede in gioco il paese e i partiti protagonisti con i loro equilibri interni.

“Se hai incaricato Conte, lo lasci lavorare e non lo indebolisci così. Ha ragione chi pensa che vogliano sabotare tutto per i propri interessi personali”, commenta uno degli eletti riferendosi proprio a Di Maio.

Tra i difensori del leader M5S troviamo Gianluigi Paragone, che commenta: “Luigi non piace al Pd perché sta difendendo quello che di buono avevamo fatto nel precedente governo. Di Maio deve rimanere centrale anche a Chigi”.

Una situazione delicatissima quella del governo italiano che dovrà per forza di cose vedere una risoluzione nelle prossime ore.

Nel frattempo Salvini attacca, oltre a dare l’impressione di voler ancora tendere una mano a M5S, nella speranza forse di vedere cadere l’iniziativa di coalizione.

Si parla infatti di 8 M5S pronti ad entrare nel gruppo misto o nella lega, votando contro l’accordo che non reputano giusto.

Gli occhi sono tutti puntati su Conte e Mattarella, mentre le dinamiche di partito iniziano ad emergere con un PD che sembra puntare a un ruolo di potere nel nuovo governo e un Movimento 5 Stelle che chiede a gran voce un programma chiaro e inequivocabile.

Il rischio è quello di trovarci con un altro governo instabile, destinato a cadere dopo pochi mesi.

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