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Ritorna la satira di Crozza nel Paese delle Meraviglie dopo la pausa dovuto al ponte del 25 aprile. Primo monologo della serata dedicato alla Canonizzazione dei due Papi, un fenomeno mediatico internazionale che ha permesso ai Cattolici di poter santificare due dei più amati esponenti religiosi dei nostri tempi.
L’ultima volta che c’è stata così tanta folla in Piazza San Pietro, svela, Bertone stava facendo una grigliata in terrazza. Ha poi immaginato la telefonata tra Papa Bergoglio e Marco Pannella, dove si stavano scambiando delle battute incomprensibili in merito alle carceri e ai preti. Se esiste un mangiapreti è proprio Pannella, commenta Crozza, tanto che durante i suoi scioperi della fame mangia solo i preti.
Il comico ha poi raccontato come sia importante per gli italiani credere in qualcosa. I santi che invocano gli abitanti del Bel Paese sono: San Twitter, Sant’Ilario e San Vittore, rispettivamente Renzi, Grillo e Berlusconi. Sulle note di “Siamo tre briganti”, svela il riassunto della campagna elettorale: Signori miei… Mi consenta… Vaffanculo!.

Ampio spazio anche per ciò che ha fatto Renzi nell’ultima settimana, dal decreto per svelare i casi di stato irrisolti, come la strage di Ustica. Peccato che già il segreto di Stato l’avesse tolto Andreotti, racconta Crozza. Durante il Renzi Show del P.A. (Pubbliche Amministrazioni), il comico dà il meglio di sé; suggestivo il montaggio dei tre protagonisti delle politiche di maggio, il presidente del consiglio insieme al leader del Movimento 5 Stelle e al Berlusca.

Ha destato scalpore il lancio della banana a Dani Alvez, durante una partita che l’ha visto protagonista. Crozza ha ironizzato la cosa con un triumvirato d’eccezione, composto da Salvini, Bossi e Maroni: Benvenuti ai fratelli del nord e ai “Sud”dizzati, scherza Maroni, commentando come per i nordisti è più semplice il legame tra le banane, le scimmie e gli africani. Peccato che Alvez sia brasiliano, commenta Crozza. Intanto i tre hanno intonato il loro inno, prendendo in giro l’incapacità di Salvini di governare la Lega Nord.

Razzi e il suo matrimonio. Come era più che plausibile, Crozza ha dato spazio al matrimonio dell’anno, quello tra il senatore Razzi e sua moglie. In una evidente parodia dei due, il comico non ha perso tempo e si è lanciato alla satira più cruda. Evidente, infatti, come nella ormai celebre foto del senatore, egli assomigli a un membro de “I Cugini di Campagna”; proprio per questo motivo, sulle note di Anima Mia, ha definito in modo scurrile il suo rapporto con il matrimonio e con le nozze in generale.

Maurizio Crozza ha infine concluso il suo show con Kazzenger, satira su Voyager: Ma se i tassi pagano le tasse, è prostituzione?, scherza.

Appuntamento a venerdì 9 maggio con una nuova puntata in diretta.

photocredits: lastampa.it

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