Parte alla grande la nuova puntata de “Nel Paese delle Meraviglie“, che viene aperta dal “Renzi Show” con il premier che chiede: “Avete fatto il passaporto? Perchè con tutte queste riforme questa non è più l’Italia, ma la Svezia!”
Con un monologo dedicato alle riforme, soprattutto quelle sull’aumento delle tasse per le banche, la riduzione degli stipendi ai manager e l’eliminazione degli enti inutili, tra i quali il PD, il mattatore trascina il pubblico verso risate incontenibili.
Ospite speciale del “Renzi Show” è “l’incandidabile” Silvio Berlusconi, che accolto dal Matteo-Crozza con un “Sembri me da giovane!“, fa scattare in automatico la dedica e il duetto canoro con il pezzo intitolato “Noi siamo uguali“.
Entra in scena il padrone di casa, nelle sue vesti, che apre il monologo passando in rassegna le migliori notizie politiche della settimana: protagonista è ancora Berlusconi e i possibili lavori sociali, ai quali sarà destinato, approfittandone per fare un amaro excursus sull’evasione fiscale in Italia; travestito dal finanziere Mimmo Scialla, il comico continua a raccontarci, sulle note delle canzoni di Baglioni, della figura del “nullatenente” evasore e delle sue “innocenti” evasioni, tra qui cinque case intestate alla zia e varie fatture sospette: “Noi evadiamo e gli onesti passano per cretini! Un condono arriverà!”
Dopo la pubblicità, pezzo dedicato all’Expo 2015 di Milano e i suoi interminabili e fortemente in ritardo lavori: “L’Expo si può fare solo con 100.000 con schiavi etiopi in preda alla cocaina che non dormono mai“; inutili le rassicurazioni di essere “tempizzati” e “legalizzati” del Presidente della Lombardia Maroni e imbarazzanti i confronti fotografici con la stessa manifestazione organizzata in tutto il mondo dal 1851. Arriva l’amato personaggio di Formigoni, al quale è stata appena confiscata la sua villa di lusso dal valore di 49 milioni di euro e che nega assolutamente di non possedere tali ricchezze: per l’occasione il politico è vestito sobriamente di nero con un cartello al collo “Sono povero“, che svela che il fautore del suo tenore di vita così agiato altri non è stato che il “topino” dei denti quando era solo un bambino.
Terminato il monologo, è il momento del senatore e stratega Antonio Razzi, che viene interpellato circa le nuove azioni messe in campo da Renzi e il risultato è davvero esilarante: scambia l’Irap per un nuovo paese da andare a bombardare, consiglia la “pillola del giorno dopo” a chi ha tradito Cesare per le idi di Marzo, e parlando della lotta per la conquista dell’Enel e della Terna, dichiara: “Se si deve proprio combattere, è sempre meglio farlo per la cinquina o per la tombola!”
Conclude la divertente serata “Kazzenger” e i suoi strampalati misteri: “Per quale strano motivo antropologico tuo figlio sente il bisogno di toccare lo schermo del tuo IPad nuovo solo dopo aver mangiato la Nutella con le dita?”