Estate nuova, tormentoni nuovi. È sempre così. Puntuali con la bella stagione arrivano quelle canzoni trasmessi a palla da tutte le radio, che ci accompagnano e ci “tormentano”, appunto, per tutta l’estate, dalle spiagge alle discoteche. Alcune di queste hanno decisamente lasciato un segno indelebile, anche a distanza di anni, altre volte si tratta solo di motivi orecchiabili, con testi nosense, che solitamente durano una sola stagione. Così come i loro interpreti. Solo pochi riescono a sopravvivere alla prova del tempo che passa, la maggior parte è sparita nel nulla come delle meteore, vivendo di rendita solo grazie al boom di un’estate.
Dragostea din tei – Haiducii (2004)
Tutti l’abbiamo cantata in quell’estate del 2004 anche senza capirne una sola parola. Il brano dei moldavi O-Zone fu portato al successo (senza autorizzazione) dalla interpretazione dance della romena Haiducii che oggi, accantonata la carriera di popstar, si è data alla politica.
Asereje – Las Ketchup (2002)
Nell’estate del 2002 irrompono dal nulla le tre sorelline spagnole tutto pepe che ci trascinano in pista con la loro Aserejè. Ritmi latini con annesso balletto e quel ritornello incomprensibile il cui significato resta ancora un mistero, tanto che secondo alcuni trattasi di inno satanico. L’ultimo avvistamento risale all’Eurovision Song Contest del 2006.
Tre parole – Valeria Rossi (2001)
“Dammi tre parole: sole, cuore, amore”. Poi più nulla, o quasi. La meteora della musica nostrana spopolò nel 2001 vincendo due dischi di platino e il premio rivelazione al Festivalbar. Oggi fa la mamma, scrive canzoni per altri, e da poco ha firmato una canzone per Peppa Pig, con lo pseudonimo di Mammastar.
Candela – Noelia (2001)
La reginetta del pop latino ha ancheggiato al ritmo della sua hit riempi pista tutta l’estate del 2001, salvo poi far perdere le sue tracce dopo qualche altro disco di scarso valore musicale. Ma l’avvenente portoricana ha continuato a far parlare di sé, più per scandali gossippari che per i suoi meriti musicali.
Barbie Girl – Aqua (1997)
Dalla Danimarca con furore. Gli Aqua fanno il botto con la dirompente Barbie Girl conquistando il mondo con quel mix di eurodance e pop passato alla storia col nome di Bubblegum pop. L’album che ne seguì, Aquarium, bissò il successo strepitoso. Ma la Acquamania non durò che pochi anni. Nel 2001 il gruppo si è sciolto definitivamente. Forse la “life in plastic” non era proprio così fantastica.
The summer is magic – Playahitty (1994)
Negli anni in cui impazza l’Eurodance, la colonna sonora dell’estate del 1994 che fa ballare mezza Europa, la firma il gruppo italiano Playahitty. Ma a distanza di 20 anni ancora non è chiara l’identità della frontwoman del gruppo, per alcuni è Marion Zhapa, per altri si tratta della modella brasiliana Feline.
The Rhytm of the night – Corona (1994)
L’altra canzone protagonista dell’estate ’94 è dei Corona, numero uno nelle classifiche italiane per 13 settimane consecutive..Regina indiscussa del gruppo è la modella brasiliana Olga Souza. In realtà la “sua voce” era dell’italianissima Jenny B, al secolo Giovanna Bersola, che ha contribuito anche al tormentone dei Playahitty.
What is love – Haddaway (1993)
Nonostante il loro brano sia ancora oggi un ever green da discoteca di Haddaway si sono letteralmente perse le tracce dall’estate del 1993. Nulla di quello che ha pubblicato dopo è riuscito a ripetere l’exploit di What is love.
Macarena – Los Rios (1993)
I Los del Rios saranno pure una meteora ma non il brano che gli ha regalato il successo: la Macarena, che ha fatto ballare grandi e piccini, restando per 14 settimane di fila in vetta alla classifica americana Billboard. Se odiate i balli di gruppo ora sapete con chi dovete prendervela.
All that she want – Ace of Base (1992)
Gli Abba degli anni ’90 esplosero alla fine del 1992. Ma il loro fulminante successo planetario scoppiò come una bolla in pochi mesi, lasciandoci in eredità una hit che parla di donne sciupa maschi che non si fanno troppi scrupoli a sparire al mattino.