Dario Corallo, un giovane candidato alla segreteria del Partito Democratico, ha scatenato un putiferio parlando davanti all’Assemblea Nazionale, dove ha paragonato il PD e il suo atteggiamento verso l’elettorato a quello di Roberto Burioni, medico e virologo all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: «Abbiamo umiliato l’elettorato – ha spiegato Corallo – come un Burioni qualsiasi che si diverte a bulleggiare chi invece con le proprie parole ha espresso semplicemente un dubbio».
L’intervento ha scatenato una serie di critiche e una accesa discussione sul web. Sono tanti gli utenti che difendono il virologo, da sempre nemico giurato del movimento No Vax che ha attaccato anche con toni molto duri, o di puro sberleffo.
La risposta è arrivata pronta proprio dallo stesso virologo che commenta: «Doveva succedere, ed è successo. Alla fine gli attacchi contro di me arrivano anche dal Partito Democratico (al quale secondo la vulgata dovrei essere contiguo)».
«Questo mi conferma che ho fatto la scelta giusta a non candidarmi, perché una posizione indipendente mi consente di essere libero da tutti i partiti e di potere servire solo la verità dei libri che ho studiato. Da me, almeno fino a quando non mi sarò stancato (momento non lontano), ascolterete solo e solamente la voce della scienza e della medicina. Quella medicina che sbaglia, che è imperfetta perché fatta da uomini ma che alla fine ci salva non di rado la vita».
Un altro putiferio quindi sul già caotico mondo Pd che sembra davvero faticare a riprendersi dalla batosta elettorale e, soprattutto a ritrovare una identità. Il tentativo è apparso quello di andare a pescare a destra e a manca nell’elettorato avversario. Un risultato che appare piuttosto infelice, e che ha dato vita all’ennesima polemica web, riportando addirittura in auge l’eterno scontro tipico della rete e dei social tra no vax e pro vax.