Nel pomeriggio di Domenica Live, è in onda la storia d’amore tra la senatrice, Stefania Pezzopane, e l’ex spogliarellista e tronista, Simone Coccia. Lei 54 anni, lui 24 di meno. Questa estate pubblicavano i loro scatti d’amore sul web, commentando: “Siamo diversi, ma proprio per questo il rapporto è così bello“.
Barbara ha presentato i due, mano nella mano nelle poltroncine degli studi di Domenica Live, sbandierare il loro amore contro le malelingue e gli scettici. Strana l’accoppiata tra l’ex modello e spogliarellista – giovane, alto e aitante – e l’intellettuale politicante.
Nonostante l’antitetico aspetto dei due, qualcosa di profondo pare legarli. Lui ha salvato sotto le macerie del terremoto dell’Aquila un uomo, poi rivelatosi un carissimo amico della senatrice, poi diventata sua fidanzata. Un segno del destino: così è stato interpretato dai due, come hanno raccontato in diretta, tenendosi affettuosamente per mano.
Entrambi genitori – lui un figlio di nemmeno 10 anni, lei una figlia di 16 anni – hanno raccontato la loro giornata tipo, lei in Senato, lui in palestra, fino all’incontro per tornare a casa insieme.
Lui, dopo appena tre mesi di storia d’amore, le ha chiesto di sposarlo, ma lei ha sempre rimandato: “Troppo presto“, avrebbe risposto fino a oggi, quando alla domanda di Barbara lei risponde: “Vedremo”.
Commozione negli occhi della Pezzopane e di Coccia nell’ascoltare i videomessaggi incisi dalle persone che li vogliono bene e li supportano in questo amore contrastato dall’opinione pubblica. Nonostante le critiche, ha dichiarato la senatrice: “La gran parte delle persone mi ha gratificata con simpatiche affermazioni. L’ultima di Maurizio Sacconi che in Commissione Lavoro mi ha fatto gli auguri. Non abbiamo confidenza e mi ha sbalordito ricevere i suoi auguri per la proposta di matrimonio ricevuta da Simone“.
Ha aggiunto la Pezzopane: “Avrei voluto mantenere la riservatezza, ma le cose si sono scatenate. Ecco perché ho capito che avrei dovuto condurre una battaglia per difendere il nostro amore. La vita è una, perché soffrire?” – e su Renzi, ha commentato: “Non l’ho incrociato su questo aspetto. Penso mi voglia bene, sarà felice per me“.
Tutto è iniziato da un caffè in un bar, una chiacchierata e un’amicizia. Poi l’amore, scoppiato all’improvviso. “Pesciolina mia“: è così che Simone chiama Stefania e lo ha raccontato nella lettera scritta e letta in occasione dello spazio dedicatogli da Barbara D’Urso.
“Una storia bella come un arcobaleno“: così la definiscono loro. Così sarà? Scetticismo dei più a parte, la tenerezza di un amore merita fiducia.