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Donne e motori” è un binomio che da sempre suscita tanto scetticismo quanto perplessità in moltissimi uomini. Se poi si restringe il campo parlando semplicemente di “donne al volante” la perplessità e lo scetticismo scatenano una miriade di battute che ritraggono le donne come delle vere incapaci.

Nonostante questo, il cinema offre una moltitudine di film dove le protagoniste femminili sfidano il detto “donna al volante pericolo costante”, sfrecciando con le loro automobili con estrema sicurezza. Noi di Blog di Cultura ne abbiamo selezionati cinque: un’ideale playlist cinematografica che fa il paio con quella musicale raccolta da Blog di Musica.

1. Grindhouse – A prova di morte

"Donna al volante pericolo costante": 5 film che sfatano questo mito

Film horror del 2007 scritto e diretto da Quentin Tarantino, ha come protagonista un Kurt Russell nei panni di Mike, uno stuntman in pensione che trae godimento nell’uccidere ragazze a bordo della sua vettura “a prova di morte”. Una delle scene più movimentate del film riguarda tre ragazze, Zoe, Kim e Abernathy, le quali decidono di provare un numero da stuntwoman, essendo loro stesse delle professioniste in quel campo. Mentre le ragazze eseguono il numero guidando ad estrema velocità, vengono inseguite e tamponate ripetutamente da Mike: dopo averlo ferito, la sequenza finale ritrae la vendetta delle ragazze, che si lanciano all’inseguimento del misogino, riuscendo poi a ucciderlo.

2. Thelma e Louise

“Donna al volante pericolo costante”: 5 film che sfatano questo mito

Questo film del 1991 di Ridley Scott rappresenta la fuga di due amiche (Susan Sarandon e Geena Davis) da un’insoddisfacente routine quotidiana con i loro rispettivi conviventi. Dopo varie peripezie che vedono entrambe in guai seri con la legge, le due amiche cercano di raggiungere il Nuovo Messico sulla loro vecchia Ford Thunderbird. La sequenza finale vede le due fuggiasche raggiunte e circondate dalla polizia nelle vicinanze di un precipizio a ridosso del Grand Canyon: rifiutando un futuro di prigionia, le due si armano di coraggio e si lanciano con la macchina a folle velocità nella loro ultima fuga verso il precipizio.

3. Psyco

Mariaon-Crane-Psyco

Nel capolavoro del 1960 firmato Alfred Hitchcock e caposaldo del genere thriller, la protagonista è l’attrice Janet Leigh, nei panni di Marion Crane, divenuta successivamente icona del film grazie alla famigerata scena della doccia. Dopo aver rubato una grossa somma di denaro ad un cliente dell’agenzia immobiliare per la quale lavora, la protagonista fugge in macchina e le sequenze mostrano in alternanza la strada che lei sta percorrendo con tranquilla e moderata velocità in netta contrapposizione al suo sguardo preoccupato e alle mani che stringono in maniera nervosa il volante. Queste scene la ritraggono bella ed elegante mentre guida un’auto che la condurrà dritta al Bates Motel, dove troverà la morte.

4. Adrenalina Blu – La leggenda di Michel Vaillant

"Donna al volante pericolo costante": 5 film che sfatano questo mito

Recente film francese, descrive le prodezze del talentuoso pilota automobilistico Michel Vaillant (Sagamore Stévenin), vincitore sui circuiti di tutto il mondo. Se è vero che questo film si concentra maggiormente sulle figure di piloti maschili, è anche vero che le poche figure femminili riprese alla pericolosa guida delle auto non dimostrano di certo meno abilità degli uomini. Lo dimostra il personaggio di Julie Wood, vedova del pilota David, che per onorarne la memoria chiede di correre nel team Vaillant, lo stesso di cui faceva parte il marito. La determinazione e l’abilità che dimostra alla guida dell’auto sono caratteristiche che le permettono di entrare facilmente a far parte del team, superando anche altri candidati uomini.

5. Kill Bill vol. 2

"Donna al volante pericolo costante": 5 film che sfatano questo mito

Film di Quentin Tarantino, risalente al 2004, secondo volume dell’opera uscita l’anno prima. Kill Bill – Vol. 2 si apre con un breve prologo in bianco e nero, dove la protagonista, Black Mamba/La Sposa (interpretata da Uma Thurman) ricoperta di sangue sta per essere uccisa. Nella sequenza successiva, però, la macchina da presa inquadra la stessa donna viva e vegeta al volante di un’auto, mentre racconta di come sia l’unica sopravvissuta al massacro avvenuto il giorno del suo matrimonio. Questa sequenza ritrae la Thurman in una posa da impeccabile guidatrice. La donna è perfettamente immobile, ancorata al volante; solo i capelli svolazzanti e la strada che si allontana alle sue spalle fanno presupporre che la macchina si stia davvero muovendo in avanti, verso il suo prossimo obbiettivo: uccidere Bill, il responsabile del massacro.

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