Dumbo è tratto da una storia vera.
Ebbene sì, la vicenda dell’elefantino dalle orecchie lunghe , riportata alla vita nell’ultima pellicola Disney diretta da Tim Burton, si basa su una tragica vicenda reale.
Sia il film della Disney che quello di Tim Burton si parla infatti di Jumbo, un elefantino vissuto nel 1800.
L’animale fu portato via dall’Africa per poi diventare un’attrazione in vari circhi e parchi dove veniva esposto come gigantesco animale.
Jumbo viveva in modo terribile, maltrattato ed esibito come un oggetto. L’animale soffriva di attacchi di rabbia che il custode del parco calmava facendogli bere del whisky.
L’animale si era rovinato le zanne sbattendole contro le sbarre della sua piccola gabbia e soffriva a causa della malnutrizione.
Venne successivamente venduto ad un circo americano e trasportato negli Usa.
Morì tragicamente inciampando durante un trasferimento per essere poi investito da una locomotiva.
E’ proprio questa la vicenda che ha portato alla realizzazione del noto cartone animato animalista e, successivamente di Dumbo, il film del 2019 diretto da Tim Burton.
La pellicola sta ottenendo grandi incassi, purtroppo però ci troviamo di fronte a un prodotto che non esce dalla media, tenuto in piedi da grandi attori e da qualche trovata di Burton.
Dumbo è un film castrato, tagliato male e dal ritmo caotico, fatto di imprecisioni, personaggi che saltano fuori dal niente e poco approfonditi.
Un vero peccato per quello che avrebbe potuto essere un incredibile capolavoro.
Un successo commerciale, ma una grande delusione da parte di chi si aspettava una pellicola di Burton e la capacità di utilizzare al meglio un soggetto davvero potente e interessante.
La memorie del povero Jumbo però, vive ancora grazie alle due pellicole.
Per quanto ci riguarda, preferiamo di gran lunga il cartone animato originale, che lo strano tentativo di Burton di realizzare un prodotto per famiglie riuscito a metà.